Napoli, sequestro per ras di Secondigliano: sotto chiave case e beni per 400mila euro
Due appartamenti nel feudo del clan, un altro poco distante, un'automobile nuova: valore totale, circa 400mila euro. È l'ammontare del sequestro nei confronti di Antonio Magnetti, attualmente detenuto e ritenuto affiliato al clan Di Lauro che, affiancato al gruppo della Vanella Grassi, fu protagonista della terza faida di Scampia contro gli Scissionisti di Secondigliano.
L'uomo, 54 anni, è destinatario di vari provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria, tra cui un cumulo pene per 16 anni, 7 mesi e 6 giorni emesso il 9 dicembre 2015 dalla Procura Generale della Repubblica di Napoli, per i reati di associazione di tipo mafiosa, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento, evasione dai domiciliari, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Il gruppo a cui risulta legato Magnetti fu uno dei protagonisti della guerra che si scatenò tra Scampia e Secondigliano, nella periferia nord di Napoli, e arrivò fino ai comuni limitrofi di Arzano, Casavatore, Melito e Mugnano; il 54enne è ancora considerato un personaggio di spicco della criminalità organizzata e di elevata pericolosità sociale.
Il decreto di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Napoli, dopo una articolata indagine della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniale della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli della Polizia di Stato; i beni sono intestati a Magnetti e a suoi familiari e sono ritenuti acquistati reinvestendo il denaro proveniente dalle attività illecite. Nel dettaglio, sono stati sequestrati due appartamenti in via Vanella Grassi, una casa in via Dante, vicoletto Grassi, e una Fiat 500X nuova, per un valore complessivo di 400mila euro.