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Sparatoria a Poggioreale, bloccati due centauri armati

Poggioreale teatro di una vera e propria mini-battaglia nel corso di ventiquattro ore: prima l’esplosione, forse a scopo intimidatorio, di un’automobile parcheggiata presso casa di una donna alla quale, la notte prima, era stato sparato un intero caricatore contro la propria auto. Poi una stesa poco distante dal Rione Luzzatti oggi pomeriggio, quindi la scoperta di un gruppo di centauri armati, con due fermati e gli altri fuggiti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Foto di repertorio]
[Foto di repertorio]

Torna la paura a Napoli, dove nel giro di poche ore c'è stata prima una sparatoria e poi il "blocco" da parte delle forze dell'ordine di un gruppo armato che sfrecciava a forte velocità in zona. Due episodi che hanno portato in breve tempo ad una vera e propria "militarizzazione" di tutta la zona tra la Stazione di Piazza Garibaldi, via Gianturco e Poggioreale, presidiata adesso dalle forze dell'ordine.

I due episodi, al momento, non sarebbero collegati. Prima una stesa a Poggioreale, lungo via Giuliano da Maiano, nel Rione Luzzatti, dove sono stati esplosi diversi colpi di pistola: dieci i colpi calibro 9 sparati, stando ai bossoli recuperati dalle forze dell'ordine. E nella notte, c'era stata l'esplosione di un'automobile parcheggiata nei pressi dell'abitazione di una donna ritenuta essere moglie di un boss, già presa di mira appena ventiquattro ore prima, quando qualcuno aveva aperto il fuoco contro l'utilitaria della donna stessa, svuotandole contro un intero caricatore.

Nella serata di oggi, invece, un gruppo armato è stato intercettato dagli Agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, mentre stava sfrecciando a forte velocità lungo via Filippo Maria Briganti, non lontano dal Rione Amicizia, a ridosso del quartiere Arenaccia. Alla vista degli agenti, il gruppo si è disperso in varie direzioni, con uno di loro che però è caduto, restando ferito. Bloccato, il giovane è risultato essere armato così come un altro fermato durante l'inseguimento, che aveva con sé sia un fucile a pompa pronto per essere utilizzato ed una pistola. Non è escluso che il gruppo potesse essere anche quello responsabile della stesa avvenuta poco prima a Poggioreale: indagano le forze dell'ordine per fare chiarezza sulle vicende, al momento scollegate.

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