Napoli, spara al cognato col mitra, nella fuga cade e parte un colpo: entrambi feriti
Era arrivato a Cavalleggeri per sparare all'ex cognato con un mitra, ma dopo il raid, scappando, è scivolato e gli partito un altro colpo: è la ricostruzione del duplice ferimento che è avvenuto intorno alle 19 di questa sera, 7 settembre, nel quartiere di Bagnoli, nella zona ovest di Napoli. La sparatoria è avvenuta tra via Cattolica e via Campegna. La zona è vicina a quella della movida di Bagnoli, i colpi poche ore prima dell' "assalto" dei giovanissimi che, come ogni fine settimana, si riversano a migliaia nell'area delle discoteche. I due feriti sono ricoverati all'ospedale San Paolo di Fuorigrotta, piantonati, non in pericolo di vita.
Colpi di mitra contro l'ex cognato
Il primo ferimento è avvenuto a pochi passi da un ristorante, il secondo, quasi contemporaneo, a pochi metri di distanza, in piazza Neghelli. La Polizia di Stato, con veloci indagini, ha ricostruito la dinamica. Salvatore Carandente, 19 anni, era arrivato a Cavalleggeri su uno scooter con un complice; ha aperto il fuoco contro Umberto M., 23 anni, che in passato aveva avuto una relazione sentimentale con sua sorella. Nessuno dei due risulta legato a clan di camorra, dietro l'agguato ci sarebbero motivi personali. Il diciannovenne ha sparato con un mitra, o comunque un'arma automatica, almeno sette volte: la polizia ha ritrovato sette bossoli e un'ogiva in un'automobile parcheggiata.
Il 23enne è stato centrato da due colpi, uno alla natica e l'altro al fianco. Il killer è scappato ma, arrivato in piazza Neghelli, lo scooter è scivolato: è partito un altro colpo, che ha ferito Carandente a una gamba. Il ragazzo e il complice si sono disfatti dell'arma, hanno abbandonato lo scooter e si sono fatti accompagnare al San Paolo da un'automobilista di passaggio.
I due sono ricoverati al San Paolo; Umberto M. è stato sottoposto a una operazione chirurgica d'urgenza. Il complice di Carandente è riuscito a dileguarsi e sono in corso le ricerche. Lo scooter è stato recuperato dagli agenti.
Assassinato sull'Asse mediano, era vicino agli Scissionisti
Quella della serata è la seconda sparatoria del 7 settembre a Napoli. Intorno a mezzogiorno è stato assassinato un pregiudicato di 50 anni, Gennaro Sorrentino, con precedenti penali per armi, droga e associazione per delinquere e in passato ritenuto legato al sodalizio degli Scissionisti di Secondigliano. È stato ammazzato mentre era alla guida di un'automobile lungo la strada provinciale 500 dell'asse perimetrale di Melito-Scampia, all'altezza dello svincolo per Scampia; i killer lo hanno affiancato, forse a bordo di una motocicletta, e hanno esploso contro di lui almeno quattro proiettili, uccidendolo all'istante. Per l'omicidio le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Marano.