Due ragazzi omosessuali vengono picchiati nel centro di Napoli, in piazza Dante, davanti a gente che non muove un dito. La loro colpa, essersi scambiati un bacio. Ci sarà una manifestazione anti omofobia fra qualche giorno, a violenza avvenuta. L'Istituto "Galiani" è devastato vengono rubati i computer con danni per 200mila euro. Il Partito Democratico di Napoli se la prende con l'occupazione degli studenti chiedendo «punizioni esemplari» (la frase è pronunciata al Corriere del Mezzogiorno dal segretario Pd Napoli, Venanzio Carpentieri). A Scampìa il presidente della Municipalità Angelo Pisani punta l'indice contro gli accampamenti rom della zona. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris mette nero su bianco una ordinanza: vietato rovistare nella spazzatura, vietato vendere quello che viene trovato nella monnezza. L'obiettivo è fermare i mercatini abusivi degli immigrati che da Porta Capuana a Porta Nolana ogni giorno vendono quel che raccattano dai cassonetti, dalle scarpe ai vestiti agli elettrodomestici.
Tutto ciò è avvenuto a Napoli in una sola settimana e viene da chiedersi se qualcuno non abbia sparso sulla città droghe allucinogene: solo così si spiegherebbero la follia della violenza omofoba, la stupida richiesta di «tolleranza zero» contro le occupazioni studentesche, la voglia di pogrom contro questi zingari colpevoli di tutto, dai rapimenti dei bambini all'attentato delle Torri Gemelle. Si spiegherebbe perfino la sortita d'un sindaco ormai ossessionato da qualsiasi polemica sui giornali, la mattina Torquemada e la sera Che Guevara. Spirano venticelli intolleranti, su Napoli ed è sicuramente colpa delle imminenti elezioni regionali in Campania e del riposizionamento di pezzi di destra e di centrosinistra sempre più centro e meno sinistra. Tutto legittimo. Tutto legittimo fino a quando non si aizza, fino a quando non si soffia sul vento dell'indignazione per capitalizzare consenso. In quel momento è dovere civico intervenire nel dibattito. E far notare la pochezza di argomentazioni all'interlocutore. Trattandosi dei personaggi di cui sopra, ci piace vincere facile.