Napoli-Stella Rossa, arrivano 2.500 ultras serbi: ma non c’è Bogdanov, “Ivan il terribile”
Una piccola invasione: duemilacinquecento tifosi serbi sono attesi per oggi a Napoli, in occasione del match tra gli Azzurri e la Stella Rossa di Belgrado, una delle formazioni più forti dell'Est Europa, tra le pochissime ad aver alzato al cielo anche la Coppa dei Campioni (nel 1991) e con una delle tifoserie più "calde" del mondo, come del resto hanno già dimostrato in occasione dei match casalinghi contro lo stesso Napoli (che non andò oltre lo 0-0) e contro il Liverpool (battuto 2-0) al "Marakana" di Belgrado.
Tra i duemilacinquecento serbi attesi a Napoli, però, non ci sarà il più temuto: Ivan Bogdanov, detto "Ivan il terribile", vecchia conoscenza del calcio italiano. Storico capo ultras della Stella Rossa classe 1980, Bogdanov divenne "celebre" in Italia nel 2010, quando alla sua guida i serbi misero a ferro e fuoco Genova e lo stadio Ferraris, prima dell'incontro tra Italia e Serbia, che poi fu sospeso dopo soli sei minuti ed un ritardo di trentasette per il calcio d'inizio.
Accade di tutto in quella notte di Genova, e tutta Italia imparò il nome di quel tifoso serbo, rinominato "Ivan il terribile", ultras della Serbia che in patria è capo ultras della Stella Rossa. Da quella sera genovese sono passati otto anni: due anni fa tornò in Italia, quando la Stella Rossa incrociò il Sassuolo in Europa League. Ma la polizia serba ha assicurato che Bogdanov, stasera, non sarà al San Paolo. In patria, Bogdanov per quanto fatto a Genova aveva scontato tre anni e mezzo di carcere. Ma non partirà alla volta dell'Italia. Questo, almeno, quanto fatto sapere dalla polizia serba. Del resto, i tifosi della Stella Rossa sono "osservati speciali" da parte della UEFA, dopo l'invasione di campo ad agosto, nel match contro il Salisburgo che sancì il superamento dei playoff ed accesso alla fase a gironi.