Napoli, stretta su slot e scommesse in bar e tabaccherie: se vicino a scuole devono traslocare
Il Comune di Napoli dichiara guerra alle slot machine e alle scommesse. Il Consiglio comunale ha infatti approvato una delibera per contrastare la ludopatia che renderà più difficile la vita anche ai gestori di bar, tabaccherie e altri locali che hanno al loro interno "corner" in cui si trovano le slot o è possibile piazzare scommesse sportive. Anche queste attività dovranno infatti rispettare il "Regolamento Sale da gioco e Giochi leciti" in vigore dal 2015 a Napoli e che prevede tra le altre cose il rispetto di distanze minime da luoghi sensibili come scuole, chiese o il centro storico e anche il rispetto di orari più stringenti.
Nel concreto, l'applicazione immediata di questa delibera, che è stata chiesta e ottenuta nella seduta del Consiglio comunale dello scorso venerdì, imporrà una scelta ai titolari di bar, tabaccherie, cartolerie, internet point e tutti quegli altri esercizi commerciali dove, anche se in modo non esclusivo (come ad esempio avviene nelle sale scommesse o nelle sale slot), è possibile giocare agli apparecchi automatici con vincite in denaro (Vtl) o scommettere: spostarsi altrove o chiudere i corner dedicati a giochi e scommesse. Chi vorrà invece aprire un corner all'interno della propria attività dovrà attenersi alle nuove disposizioni.
Soddisfatto il vice sindaco Panini: Esempio positivo per il Paese
A presentare la delibera sono stati i consiglieri dei Verdi Buono e Gaudini. Successivamente il presidente della Commissione lavoro Vincenzo Solombrino ha presentato degli emendamenti che, così come la delibera, sono stati votati all'unanimità, per la soddisfazione del vice sindaco di Napoli Enrico Panini: "Questa modifica del Regolamento va nella direzione di tutelare maggiormente i potenziali giocatori problematici riducendo l'offerta di gioco incontrollata in città", ha detto Panini, secondo cui la modifica "è in linea con l'orientamento espresso dalle 2 Sentenze del Consiglio di Stato del 2018, secondo cui anche in esercizi non dedicati esclusivamente al gioco, come bar, tabaccherie ed altri simili locali, il concreto atteggiarsi della propensione al gioco può essere fonte di rischi per la salute pubblica. Continuiamo – ha aggiunto il vice sindaco in una nota – ad essere un esempio positivo ed avanzato per l'intero Paese e di ciò siamo particolarmente orgogliosi".