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Napoli, condannato a 8 anni l’assassino del tabaccaio Ulderico Esposito, ucciso a pugni in metro

È stato condannato a otto anni di carcere l’assassino di Ulderico Esposito, il tabaccaio di 51 anni ucciso a pugni in metro a Napoli, a Chiaiano, lo scorso 9 giugno. L’uomo fu raggiunto da due pugni al volto e morì all’ospedale Cardarelli dopo quasi un mese di agonia. Rabbia nelle parole della moglie: “La vita di mio marito vale così poco?”
A cura di Chiara Ammendola
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È stato condannato con rito abbreviato a otto anni di carcere per omicidio preterintenzionale Alfred Idimudi, il 37enne che l'8 giugno del 2019 ha colpito con due pugni al volto uccidendolo il tabaccaio Ulderico Esposito: il 51enne morì al Cardarelli di Napoli dopo quasi un mese di agonia, il 4 luglio successivo. Una condanna quella decisa dal giudice per l'udienza preliminare di Napoli Rosamaria De Lellis che la moglie della vittima, Daniela Manzi, ha accolto con amarezza: "La vita di mio marito valeva 8 anni? – le prime parole che la donna ha affidato all'Ansa – lo scorso anno è stato ucciso un uomo giusto, un marito e un papà esemplare. Nonostante la delusione voglio continuare a credere nella giustizia e a battermi affinché mio marito non sia dimenticato". La donna ha poi annunciato che andrà fino in fondo: "Per fortuna in Italia abbiamo tre gradi di giudizio".

La vita di mio marito vale così poco?

Il giudice non ha concesso le attenuanti generiche all'imputato, difeso dall'avvocato Rossella Esposito, ed ha confermato l'aggravante dei futili motivi contestata dal pm Gloria Sanseverino che nella sua requisitoria aveva chiesto una pena di 10 anni. Secondo gli avvocati Di Sarno e Golia che difendo la famiglia della vittima l'auspicio era che il giudice partisse da una pena più alta e che quindi pur essendo prevista la decurtazione di un terzo della pena, così come accade nei processi con rito abbreviato, non si giungesse a una condanna di otto anni: "Ora aspettiamo di leggere le motivazioni che dovrebbero essere depositate entro i 15 giorni a decorrere da oggi per capire il percorso logico giuridico che ha portato in giudice ad emettere questa sentenza di condanna".

La pericolosità di Alfred era nota a tutti

L'imputato, che ha preso parte all'udienza attraverso un collegamento video secondo quanto riferito dalla criminologa Antonella Formicola non avrebbe mostrato alcun segno di pentimento né avrebbe avanzato alcuna richiesta di perdono: "Alfred, con il suo atteggiamento violento, ha più volte attaccato il tabaccaio che, invece, ha sempre evitato di rispondere alle sue provocazioni, quasi quotidiane – ha spiegato la dottoressa – la pericolosità sociale di Alfred era nota a tutti".

L'aggressione a Ulderico Esposito il 9 giugno 2019

L'omicidio di Ulderico Esposito ha scosso molto l'opinione pubblica vista le brutalità dell'aggressione ai danni dell'uomo che fu raggiunto da due pugni in pieno volto dal 37enne nigeriano Alfred Idimudi: stando a quanto ricostruito dagli inquirenti il tabaccaio lo scorso 9 giugno si trovata nella metropolitana di Chiaiano dove aveva la sua tabaccheria quando chiese al 37enne di spostarsi dall'ingresso della ricevitoria. Solo per questo l'uomo reagì colpendolo in pieno volto, causandogli così un'emorragia cerebrale che lo costrinse al ricovero al Cardarelli: il suo aggressore venne arrestato poco dopo, mentre attorno all'uomo si strinsero sia i familiari sia i comuni cittadini, prima della morte sopraggiunta il 4 luglio.

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