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Napoli, Teatro San Carlo: Franceschini ha firmato, Lissner nominato soprintendente

Il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha firmato la nomina di Stephane Lissner come nuovo sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli. Lo ha fatto sapere con una nota il sindaco Luigi de Magistris, dopo un colloquio col Ministero. Il nuovo incarico a partire dall’aprile 2020, subentrerà a Rosanna Purchia.
A cura di Nico Falco
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Il ministro Dario Franceschini ha firmato la nomina di Stephane Lissner, che dal prossimo aprile sarà il nuovo soprintendente del Teatro San Carlo. Lo ha fatto sapere con una nota il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo un colloquio col ministro dei Beni Culturali e del Turismo. Lissner, attualmente direttore artistico del Teatro dell'Opéra di Parigi ed ex numero uno alla Scala di Milano, era stato proposto all'unanimità dal Consiglio di Indirizzo che aveva fatto il suo nome per la successione a Rosanna Purchia.

De Magistris: "Firmata la nomina di Lissner al San Carlo"

"Ho ricevuto pochi minuti fa la telefonata del ministro Dario Franceschini – dice Luigi de Magistris – che mi ha comunicato di aver firmato il decreto di nomina di Stephane Lissner come nuovo soprintendente del Teatro San Carlo con decorrenza 1 aprile 2020. Intendo ringraziare il ministro in qualità di presidente del teatro e a nome del Consiglio di Indirizzo per aver condiviso la nostra proposta e per aver firmato in tempi così rapidi. Ho immediatamente chiamato Lissner per comunicargli la notizia. Buon lavoro, Maestro!".

Chi è Stephane Lissner, nuovo sovrintendente del San Carlo

Lissner è nato a Parigi il 23 gennaio 1953. In Italia è stato direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano dal 2005 al 2015. Negli anni è stato alla guida del Théâtre du Châtelet, del Festival di Aix-en-Provence, dell'Orchestre de Paris ed è stato direttore musicale del Festival di Vienna e condirettore del Théâtre des Bouffes-du-Nord di Parigi.

Nel 2012 è stato nominato direttore delegato dell'Opéra national di Paris dal ministro della Cultura e della Comunicazione francese, è subentrato al direttore due anni dopo, nel 2014, in seguito alle dimissioni di quest'ultimo.

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