Napoli, tremila euro per un permesso di soggiorno: 7 arresti, ci sono anche ex poliziotti

Rilasciavano permessi di soggiorno illegali dietro lauto compenso. Vasta operazione, quella andata in scena questa mattina a Napoli, del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile della Questura partenopea, che ha portato all'arresto di 7 persone, tra le quali figurano anche ex poliziotti in servizio all'Ufficio Immigrazione, tutte appartenenti ad una associazione a delinquere dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e alla corruzione. Le ordinanze sono state emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, titolare dell'inchiesta nella quale risultano indagate anche altre 9 persone, coinvolte nelle attività illecite.
Le indagini, condotte dalla Sezione Investigativa Finanziamento al Terrorismo del Gico della Guardia di Finanza di Napoli, sono partite nel 2016 in seguito a controlli su un cittadino algerino residente nel capoluogo campano che aveva inviato del denaro ad un suo connazionale in Belgio, il quale aveva legami con uno degli autori degli attentati di Parigi del 13 novembre del 2015. Le indagini dei militari delle Fiamme Gialle hanno escluso che l'algerino residente a Napoli avesse legami con il terrorismo, scoprendo però una vera e propria organizzazione criminale che permetteva il rilascio di permessi di soggiorno illegali, ovvero indirizzati a soggetti spesso non in possesso dei requisiti richiesti. L'organizzazione aveva un vero e proprio tariffario: dai 50 euro per avere informazioni sulla pratica a tremila euro per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno.