Napoli, una rete tra centri oncologici del sud per le cure anticancro
Una rete tra centri oncologici del sud Italia per le cure anticancro. Quattro le regioni meridionali coinvolte: la Campania, la Puglia, la Basilicata e la Puglia. Una rete nata già un anno e mezzo fa, grazie all'impegno dei tre principali istituti oncologici del sud, ovvero il Pascale di Napoli, l'Istituto Tumori di Bari ed il Crob di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza, ai quali ora si è unita l'Azienda Ospedaliera di Cosenza. L'Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete (AMORe) arriva così ora a coprire tutte le quattro grandi regioni del Meridione.
I quattro centri formeranno una rete che permetta di migliorare la qualità, l'appropriatezza e l'efficacia delle cure oncologiche. Soddisfatto Attilio Bianchi, manager dell'Istituto Tumori di Napoli, che ha spiegato come alla base della rete ci sia "l'idea di consolidare un percorso per la costituzione di una Fondazione permanente che lavori a migliorare quello che siamo in grado di offrire oggi sul fronte dei percorso di diagnosi e cura dei malati", ma al contempo che sia anche "capace di gettare lo sguardo al futuro in un'ottica comune in cui mettere a fatto comune le migliori pratiche, ottimizzare i percorsi, utilizzare in maniera migliore le risorse guardando all'innovazione e alle nuove terapie, in particolare nel settore dell'immunoterapia". Tra gli altri obiettivi della rete, anche la condivisione di politiche di assistenza e di ricerca più efficienti, assieme alle strategie di assistenza e percorsi di diagnosi e cura.