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Napoli, una risonanza magnetica di ultima generazione al Policlinico Vanvitelli

Una risonanza magnetica di ultima generazione per l’Unità Operativa Complessa di Radiologia del Policlinico Vanvitelli di Napoli. “Cresce l’offerta assistenziale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria”, commenta il direttore generale Antonio Giordano. Il macchinario assegnato all’UOC diretta dal professor Salvatore Cappabianca.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il nuovo macchinario per la risonanza magnetica.
Il nuovo macchinario per la risonanza magnetica.

Una nuova risonanza magnetica per l'azienda ospedaliera universitaria "Luigi Vanvitelli": si tratta di un'apparecchiatura di nuova generazione, in grado di eseguire gli esami in meno tempo e riducendo anche il disagio dei pazienti. Il tunnel di ingresso, spiegano dall'AOU stessa, è più ampio ed offre maggiore comfort rispetto alle apparecchiature standard: inoltre, diminuisce il rumore generato dallo strumento e permette di ottenere una qualità migliore delle immagini, riducendo gli artefatti dovuti ai movimenti, magari impercettibili ad occhio nudo, da parte del paziente. Il tutto permetterà indagini migliori e più approfondita ad esempio per quanto riguarda la risonanza magnetica multiparametrica della prostata, un esame divenuto praticamente indispensabile per la diagnosi del tumore della prostata.

Un esame che permetterà di ridurre anche le biopsie "a sestante", particolarmente invasive per i pazienti, e consentendo così di effettuarle in maniera mirata. Il macchinario è stato assegnato al team dell'Unità Operativa Complessa di Radiologia guidato dal professor Salvatore Cappabianca. Soddisfatto il direttore generale Antonio Giordano, che spiega come in questo modo "cresce l'offerta assistenziale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria. L'UOC di Radiologia si potenzia, non solo aumentando il già alto numero di prestazioni fornite, ma elevando la qualità di esse. In cantiere, a breve, altre novità sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. La incalzante evoluzione tecnologica consente di dare risposte sempre più qualificate", ha spiegato ancora Giordano, "specie in campo diagnostico. Da qui la necessità di un continuo e costante piano di ammodernamento per offrire ai cittadini prestazioni appropriate".

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