Ore 9. Sul display da 10 minuti scorrono solo informazioni inutili. Quella fondamentale non c'è: quando passa questa metropolitana? E vallo a sapere. In via Toledo, la stazione della metro Linea 1 è stata giudicata la più bella d'Europa. Evidentemente per non sciuparla i treni non passano mai. E non passano a Garibaldi, non a Municipio, non passano, non passano ovunque. La mobilità a scartamento ridotto è iniziata a luglio. Siamo al 5 settembre 2016, le vacanze sono finite da un pezzo tranne che per l'Anm, l'Azienda Napoletana di mobilità del Comune di Napoli che ha ancora in vigore l'orario estivo 2016. Cosa significa? Che autobus e metropolitane passano col contagocce e – per quel che riguarda i treni – con due vagoni in meno. Come se Napoli non fosse una città turistica (a che serve vantarsi dei turisti, sindaco Luigi De Magistris, se poi non si fa nulla per loro?) come se lunedì 5 settembre non fosse un giorno di lavoro per tutti.
E invece no, oggi inferno in piazza Garibaldi, inferno in via Toledo, dove la metro supplisce alla chiusura di un anno della Funicolare Centrale causa manutenzione programmata ventennale (a proposito: ma ci vuole così tanto tempo per farla? Sicuri?). Sabato scorso per una iniziativa di street food in piazza Dante molti hanno lamentato la chiusura anticipata della metro. Che si fanno a fare iniziative pubbliche se poi la gente non sa come spostarsi da un posto all'altro? I penalizzati sono coloro che arrivano dalla "periferia in centro", ovvero l'area della stazione Centrale, ma anche e soprattutto quelli che risiedono nell'area Nord: Piscinola, Chiaiano, Scampia.
Degli autobus è meglio non parlare: non è soltanto una questione di mezzi col contagocce, è che proprio le linee più importanti non sono servite con frequenza degna di una città europea. Si ha voglia a lamentare costi eccessivi, vandalismi: chi paga 1 euro il viaggio singolo più multipli per le altre tipologie di ticket ha il diritto non ascoltare scuse.