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Napoli, via ai lavori di manutenzione alle rampe e ai viadotti di Via Marina e del Porto

Tutto pronto per l’intervento, che però sarà gestito con cantieri a rotazione e lavori di notte, per impedire il rischio di traffico nelle ore diurne, dove le arterie sono già perennemente congestionate. Palazzo San Giacomo ha anche richiesto 23 milioni di euro al ministero per altri lavori a ponti, gallerie, sottopassi e viadotti di Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una delle rampe che collegano via Marina ai raccordi autostradali dell'A3 e di altre arterie. [Immagine da Google Maps]
Una delle rampe che collegano via Marina ai raccordi autostradali dell'A3 e di altre arterie. [Immagine da Google Maps]

Tutto pronto per i lavori di restyling delle rampe dell'Autostrada A3 di Via Marina e del Porto di Napoli. Gli interventi, già previsti e programmati prima ancora della tragedia di Genova che ha visto il crollo del viadotto sul torrente Polcevera dell'A10 Genova-Ventimiglia, costato la vita a quaranta persone, inizieranno nei prossimi mesi.

Interventi resi necessari dall'enorme afflusso quotidiano di automobili e tir, che a migliaia affollano la zona, perennemente bloccata dal traffico di pendolari provenienti dall'hinterland partenopeo e dalla provincia, dai camion che vanno e vengono dal Porto di Napoli (nel 2016, i molti partenopei hanno gestito qualcosa come 22.396.568 tonnellate di carico), nonché dai residenti stessi, vista l'alta densità di popolazione della zona. Non si tratterà però di interventi drastici, in grado di paralizzare il traffico: le rampe ed i viadotti coinvolti nei lavori verranno chiusi parzialmente ed a rotazione, ma soprattutto soltanto di notte: questo per ridurre al minimo il rischio dei disagi alla circolazione, già congestionata nella zona di Via Marina e del Porto nelle ore diurne.

Da Palazzo San Giacomo, intanto, è in partenza verso il ministero una richiesta di 23 milioni di euro: soldi che saranno necessari per mettere in sicurezza ponti, gallerie, sottopassi e viadotti di Napoli. Necessarie, ovviamente, ai fini della richiesta, le relative schede con gli interventi previsti, tutte già allegate ed inviate al Provveditorato alle Opere Pubbliche già lo scorso 30 agosto. Era stato proprio il ministro Toninelli a richiederle a tutti i Comuni, all'indomani della tragedia del ponte Morandi di Genova.

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