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Nasce Auditorium Novecento Napoli: “Un luogo magico per fare musica in città e non solo”

Negli spazi della storia Phonotype Records, a Mezzocannone, un gruppo di imprenditori ha dato vita all’Auditorium Novecento Napoli, uno spazio multifunzionale dove produrre, registrare, mostrare la musica, cercando di guardare anche oltre i generi e i confini cittadini.
A cura di Francesco Raiola
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Flo con i musicisti che hanno collaborato al suo nuovo album
Flo con i musicisti che hanno collaborato al suo nuovo album

Dagli spazi e dall'esperienza della Phonotype Record, una delle etichette storiche del panorama musicale nazionale italiano, sta nascendo, a Napoli, un nuovo spazio musicale, creato da sei addetti ai lavori, sei imprenditori (Fabrizio Piccolo, Daniele Chessa, Paolo Nappi, Francesco Virgilio Sabatini, Paolo De Rosa e Gianni Ruggiero) che da anni sono attivi in città in varie vesti e che adesso hanno deciso di unirsi per tentare di dare un'ulteriore propulsione  a una città che con la musica vive una relazione complessa, con una Storia ingombrante, evidenti difficoltà di portarla live in città, a parte alcune zone franche e felici, ma che in questi ultimi anni, grazie anche ad alcuni soggetti e alla commistione col Cinema (basti dare uno sguardo agli ultimi David di Donatello per notarlo) è diventata sempre più presente su tutto il territorio nazionale. L'idea del gruppo è, quindi, quella di promuovere l’arte della canzone e della composizione, delle colonne sonore e delle sonorizzazioni, contando anche sulle forze locali (dai cantanti – in questi giorni Flo sta registrando il nuovo album – ai producer, passando per il pubblico), dando uno sguardo, ovviamente, anche al di fuori dei confini ("L’obiettivo è creare una serie di library di suoni della musica tradizionale partenopea campionando e rendendo fruibili a producer nazionali e internazionali i suoni tipici della musica napoletana" dicono a Fanpage.it).

Cos’è Auditorium Novecento Napoli e dalle ceneri di cosa nasce?

Auditorium Novecento è marchio di museum records srl, società fondata da appassionati e operatori del settore musica che da anni operano e producono in questa città. La società è nata quando si è fatta concreta la possibilità di subentrare, mediante regolare contratto di fitto commerciale, alla gestione degli spazi degli studi di registrazione tutt’ora di proprietà della Phonotype Record srl che è stata una delle più importanti aziende discografiche napoletane, detentrice di svariati primati e vanto dell’industria musicale italiana nel mondo. Ma Auditorium Novecento non nasce dalle ceneri della Phonotype, tutt’altro! Il nostro obiettivo è quello di preservare e rilanciare quello che riteniamo sia il tempio della musica a Napoli, un luogo intriso di energie incredibili e dall’acustica formidabile.

Come mai proprio oggi si è sentito il bisogno di far rinascere questo progetto e questo luogo?

I tempi erano maturi. Dopo una gestione lunga quasi centoventi anni, hanno deciso che era il momento di lasciare andare un segmento della loro azienda che necessitava di nuove energie e tecnologie, nonché di ingenti interventi agli impianti e di nuove strumentazioni.

Ci raccontate il passaggio di mano e soprattutto cosa succederà nei prossimi mesi?

Siamo onorati e fieri di aver condiviso con i signori Roberto e Fernando Esposito un lungo periodo di vicinanza, che ha rappresentato per noi un momento di crescita ed un’esperienza importante. La trattativa è durata forse cinque mesi ed è stata molto colorita e divertente. Ci sono tanti aneddoti che conserviamo con affetto di quelle lunghe sedute con i fratelli Esposito. Siamo, al momento, riusciti a completare alcuni lavori fondamentali per l’impiantistica della struttura, e a far partire lo studio di registrazione di questa nuova gestione inaugurandolo con l’incisione di un disco importante come quello di Flo, con la produzione artistica e gli arrangiamenti di Daniele Sepe e la partecipazione di svariati musicisti di valore internazionale. Contiamo nel prossimo periodo di dare vita ad un’associazione di promozione sociale che preveda la fruizione dei luoghi da parte dei soci in varie modalità e circostanze, di costituire la nuova società editoriale, di dare il via ad un reparto rivolto alla ricerca e lo sviluppo nel campo audio come il campionamento e la creazione di library, oltre che creare un’aula formazione rimettendo in funzione parti della struttura ancora da recuperare.

Oggi Napoli continua ad essere un posto contraddittorio, almeno per quanto riguarda la musica: da una parte la difficoltà – tranne qualche oasi felice – di trovare infrastrutture per ascoltare musica live, dall’altra parte una vivacità che nasce anche dalla commistione di generi (penso a quello che è successo nel cinema in questi ultimi anni e giorni, ad esempio). In che modo questo spazio si incastra nell’attualità cittadina?

Crediamo che Auditorium Novecento sia uno spazio che può fare la differenza per le necessità musicali e artistiche di questa città, un bene importante allora come oggi. Cos’è Auditorium Novecento lo capisci quando ci suoni o ci senti suonare. Allora capisci davvero nel profondo. È un luogo magico con una sua acustica meravigliosa. Questo è il motivo per il quale vorremmo che più persone possibili fruissero di questo luogo, che lo conoscessero e che lo apprezzassero!

Avete già idea di come unire le forze con le altre realtà del territorio? C’è già qualche progetto?

Siamo tutti impegnati in questo settore da anni, ognuno con le proprie conoscenze ed esperienze. Siamo quindi già in relazione con molti operatori del settore, musicisti, producer, management, e stiamo lavorando a molteplici progetti che vedono coinvolte tutti a vario titolo. Tra queste stiamo lavorando alla produzione di Napolitan Classic Beat Making che prevede la rivisitazione di classici della musica napoletana in chiave beat making, coinvolgendo i più importanti producer campani: D-Ross, Dj Uncino, iken, BOP, Speaker Cenzou, Tonico 70 per citarne alcuni.

Ho letto, però, che l’idea non è solo quella di restare confinati a una dimensione locale, anzi, c’è voglia di internazionalizzazione. In che modo? A chi/cosa guardate?

Chiaramente le attuali caratteristiche del mercato impongono una diffusione e una comunicazione maggiori per i propri prodotti; che si tratti di musica, di servizi audio o di software. Tendenzialmente, nel rispetto per la tradizione, siamo interessati all’innovazione, a progettare ciò che avverrà, anche dal punto di vista delle produzioni musicali. L’obiettivo è creare una serie di library di suoni della musica tradizionale partenopea campionando e rendendo fruibili a producer nazionali e internazionali i suoni tipici della musica napoletana. Sperimentare partendo dal nostro patrimonio culturale, insomma.

E come, invece, la tutela di un bagaglio come quello della Phonotype Record potrà fare da propulsore?

Ci sentiamo chiaramente molto responsabilizzati dai luoghi, dalla storia, e dall’importanza che questo posto ha avuto per la cultura nazionale e credo che sia proprio la disponibilità di questi luoghi il vero propulsore. Non già i marchi che qui hanno abitato.

Avete anche avviato una campagna di crowdfunding perché, dite “l’intenzione è coinvolgere quanto più possibile il pubblico”. Avete già degli appuntamenti fissati?

Esattamente. La campagna che è attiva sulla piattaforma Produzioni dal basso al link https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-auditorium-novecento-napoli-ti-appartiene/ si sviluppa sul concetto radicale e emozionale che l’Auditorium Novecento appartiene ai cittadini così come agli appassionati di musica, sia essa in vinile o in mp3. E appartiene ai compositori, ai dj, ai collezionisti, agli addetti ai lavori che hanno davvero coscienza del proprio mestiere. Perché rappresenta non soltanto la storia ma l’opportunità per continuare a fare musica. Che è suono in movimento, idee, intuizioni, possibilità di incontri e collaborazioni tra artisti. E tra artisti e etichette discografiche. Come accadrà a metà aprile. Ma questa è “un’altra storia” che racconteremo quanto prima. Per il fundraising abbiamo istituito una moltitudine di premialità per le donazioni: dalle serigrafie di Cyop & Kaf alle giornate di registrazione a cifre vantaggiose, dai videoclip al naming della sala Auditorium. Con l’associazione Auditorium Novecento stiamo lavorando a una programmazione di appuntamenti per dare la possibilità agli associati di poter fruire di queste sale stupende. Quanto prima annunceremo i primi appuntamenti in calendario.

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