Nel 2011 il concorso, presidi campani ancora in attesa della graduatoria
Mentre infuriano le proteste sul decreto Buona scuola che delinea il nuovo assetto dell'istruzione primaria e secondaria, un'altra protesta si consuma, quella degli oltre 600 dirigenti scolastici, ancora in attesa delle graduatorie per l’immissione in ruolo in ordine al concorso bandito nel 2011 e conclusosi da nove mesi. Una anomalia che ha come conseguenza ben 170 reggenze nelle scuole, in attesa che le cariche vengano finalmente assegnate ai vincitori del concorso.
I primi ostacoli sono sorti già nel 2013 con un primo ricorso presentato da un candidato non idoneo alle prove orali, seguito, nel settembre 2014, da un secondo ricorso. Entrambi sono stati respinti. A febbraio, poco dopo la fine delle prove orali, per far luce su alcune difformità nel procedimento, il Gip del Tribunale di Napoli ha ordinato il sequestro degli atti del concorso relativi ai titoli di alcuni candidati e di tutti i registri della Commissione di concorso. È stato allora che l’Ufficio scolastico regionale ha deciso di non rendere pubblica la graduatoria. Una scelta che provocato un nuovo ricorso al Tar degli idonei. Lo scorso aprile, finalmente, la Procura della Repubblica ha autorizzato il rilascio dei documenti sequestrati. I giudici amministrativi hanno così riconosciuto l’obbligo da parte dell’Ufficio scolastico regionale di pubblicare le graduatorie. Malgrado ciò le graduatorie non sono state pubblicate, mentre nelle altre regioni i dirigenti hanno già occupato le loro posizioni, anche dove il procedimento è stato revocato e ripetuto. Una situazione di anarchia quella campana che ha portato anche alla presentazione di una un’interpellanza parlamentare del Pd al Ministro dell'istruzione Stefania Giannini, ma che vede ancora sospesi i 600 titolari dei posti.