Nessuno se ne cura, le palme di via Marina stanno morendo: i cittadini le annaffiano
Sono ormai anni che via Marina, la strada che costeggia il porto di Napoli, importante arteria che collega la zona del Lungomare al centro storico, alla Stazione Centrale e a Napoli Est, è un cantiere aperto. I lavori di riqualificazione della strada, cominciati sotto i migliori auspici, sono ormai praticamente fermi. E così, vista la situazione, le caratteristiche palme che sorgono in via Marina, imbrigliate nel groviglio dei lavori e preda dell'incuria, rischiano di morire. Per cercare di salvarle, laddove le istituzioni palesano delle lacune – il Comune, ad oggi, non sembra preoccuparsene – sono scesi in campo i cittadini e le associazioni.
E allora, su proposta del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dell'associazione "La voce dei Quartieri Spagnoli", i cittadini ma anche i commercianti della zona si sono adoperati per annaffiare le piante con l'intento di salvarle, anche grazie all'aiuto dell'imprenditore Roberto Fogliame, che ha messo a disposizione un'autobotte. In alcuni casi, data l'incuria e la prolungata siccità che avevano reso il terreno arido, è stato necessario l'utilizzo di zappe e picconi per predisporre la base da irrigare. "In attesa che si sbrogli la situazione burocratica e che il Comune possa intervenire, invitiamo gli abitanti, i commercianti e gli imprenditori ad adottare una pianta. Basta un secchio d'acqua ogni tre giorni per risolvere il problema" dicono Borrelli e l'artista Salvatore Iodice.