Niente lista Pd a Somma Vesuviana: “Rinunciamo per intimidazioni e ingerenze esterne”
Bufera a Somma Vesuviana, uno dei più importanti centri della provincia di Napoli al voto il prossimo 11 giugno. Il presidente della Commissione Regionale Anticamorra e il Partito Democratico locale denunciano gravissime “intimidazioni e interferenze che impediscono il regolare svolgimento delle elezioni”, in seguito alle quali il candidato sindaco in pectore Peppe Bianco ha ritirato la propria disponibilità a scendere in campo. In seguito alla sua decisione, sia il movimento “Somma al Centro”, espressione del consigliere regionale Carmine Mocerino, che il Pd, non presenteranno proprie liste.
Il medico Peppe Bianco non ha spiegato cosa sia esattamente successo ma si è limitato a dire genericamente che c'è una “assenza di condizioni democratiche per una serena campagna elettorale”. Il segretario cittadino del Pd Giuseppe Auriemma ha invece spiegato che “forze oscure, con forme dirette e indirette, hanno messo in moto pressioni e condizionamenti”. Mocerino, da parte sua, ha denunciato “intimidazioni e le ingerenze esterne” che “inquinano la competizione” ed ha chiesto “che si attivino tutti i meccanismi ed i controlli per non compromettere la regolarità della tornata elettorale.”
Al momento non c'è nessuna denuncia
Al momento non risultano comunque denunce alle forze dell’ordine in merito a fatti specifici, né fascicoli aperti dalla Procura della Repubblica di Nola. Polizia e carabinieri hanno alzato la soglia di attenzione su quanto sta accadendo in queste ore a Somma Vesuviana, e Bianco è stato già sentito. Ha parlato di lettere anonime con minacce, che però non sarebbero state esibite: “Per i dettagli dovranno denunciare gli interessati, li ho invitati a farlo” ha detto invece Auriemma, che ha parlato, in merito alla scelta di non presentare una lista del Pd, di “una decisione dolorosissima” presa per la mancanza di “condizioni tecniche e politiche”.
Il candidato di Forza Italia: "Una montatura"
Celeste Allocca, candidato di Forza Italia, Noi Ora, Allocca per Somma, Forza Somma, sostiene, invece, che tutta questa storia sia una montatura, dicendosi “profondamente indignato”. Per Allocca “un presidente dell’anticamorra – ha tuonato – non può parlare a casaccio di intimidazioni e condizionamenti senza dire nomi, fatti, circostanze e senza informarne prima le forze dell’ordine e la magistratura”. Secondo Allocca, infatti, Bianco si sarebbe ritirato per problemi politici e non per condizionamenti esterni. Tra l'altro, visto il complicato quadro politico sommese, Bianco sarebbe difficilmente arrivato al secondo turno.
A Somma restano in corsa sei candidati sindaco, tra cui quello del Movimento Cinque Stelle. Al ballottaggio potrebbero arrivare sia Celeste Allocca, figlio dell’ex sindaco Ferdinando, scomparso tre anni fa, che Pasquale Piccolo, il sindaco sfiduciato pochi mesi fa dalla sua maggioranza, anche se non sono escluse sorprese.