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Niente street food a piazza Dante, la Soprintendenza ha deciso: “No al Salotto del Gusto”

“Nonostante i permessi siano stati presentati a gennaio e nonostante sia stata fatta una conferenza dei servizi il 23 gennaio oggi la Sopraintendenza ai beni culturali di Napoli ha espresso il suo parere contrario alla presenza di truck sulla piazza”, ha spiegato uno dei promotori dell’iniziativa.
A cura di Enrico Tata
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No allo street food in piazza Dante a Napoli. La decisione è stata presa dalla Soprintendenza ai beni culturali della città parteopea. "Nonostante i permessi siano stati presentati a gennaio e nonostante sia stata fatta una conferenza dei servizi il 23 gennaio oggi la Sopraintendenza ai beni culturali di Napoli ha espresso il suo parere contrario alla presenza di truck sulla piazza", spiega Alfredo Orofino, promotore della manifestazione. E così il Salotto del Gusto, che si sarebbe dovuto tenere in centro storico dal 31 marzo al 2 aprile e con circa 30 food truck presenti in piazza, è stato annullato. "La manifestazione che avremmo voluto organizzare sarebbe stato un vero e proprio salotto nel salotto della città, con un pianoforte a disposizione dei cittadini, divani in eco pelle rossa sparsi nella piazza e altri allestimenti di buon gusto per fare in modo che tutti potessero rilassarsi in piazza e vivere 3 giornate in una delle piazza più belle e accoglienti della città", spiega Orofino.

L'iniziativa era descritta così: "Il palato è esigente e un buon viaggio che si rispetti ci deve far spaziare almeno con il gusto anche verso altre parti del mondo: Francia, Svezia, Olanda, Sud America. Affianco a questi cibi, che rappresentano la tradizione culinaria italiana, grandi chef stellati hanno sviluppato progetti ispirati proprio al cibo di strada realizzando strutture su ruote di rinomato design che appagano non solo il palato ma anche la vista. Vogliamo realizzare una ristorazione mobile, senza troppe pretese, solo ed esclusivamente con cibi che puntando sulla qualità senza tralasciare il buon bere, la tavola apparecchiata, l'accoglienza. Vorremmo portare la cucina delle nostre case in piazza".

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