Sentenza Tar su tavoli extra per i bar, De Magistris: ‘Abuso di potere e ottusità’
Luigi De Magistris attacca duramente la decisione dei giudici del Tar, che hanno respinto (per la seconda volta) l'ordinanza di Palazzo San Giacomo che concedeva la possibilità di installare tavolini extra per bar e ristoranti ovunque, anche nelle piazze vincolate e senza il preventivo parere della soprintendenza, accogliendo così il ricorso presentato dal comitato "Chiaia Viva e Vivibile" attraverso l'avvocato Luca Tozzi. Una decisione che il sindaco di Napoli aveva fortemente voluto per rilanciare l'economia cittadina ma che aveva causato malumori anche tra i cittadini residenti nelle zone della cosiddetta "movida".
"Abbiamo fatto un'ordinanza in linea con quello che ha deciso il Governo per cercare di utilizzare ancora di più gli spazi pubblici della città, per consentire agli operatori economici di lavorare e di assumere", ha tuonato De Magistris ospite di "Mattino Cinque", "Questa iniziativa era stata accolta con entusiasmo, anzi molti ci hanno detto che stavano assumendo. Ieri mattina il Tar, con una decisione sorprendente e tra l'altro senza contraddittorio, con un provvedimento d'urgenza, ha detto che utilizzare di più gli spazi all'aperto, far girare di più le persone, far assumere le persone, in questo momento diventa un rischio per la salute". Secondo De Magistris, i giudici del Tar dunque "dicono il contrario dei medici, che dicono di utilizzare di più gli spazi all'aperto e di non concentrarsi". Il sindaco partenopeo ha poi aggiunto che "è in atto una battaglia tra ottusità, formalismo becero, schizofrenia e abusi di potere".
Anche Rosaria Galiero, assessore al commercio, ai mercati e alle attività produttive del Comune di Napoli, ha espresso in una nota le proprie perplessità sulla decisione del Tar. "Forse abbiamo già dimenticato la chiusura forzata del lockdown che hanno subito le attività commerciali, della ricaduta in termini di perdita di posti di lavoro, forse si sta sottovalutando il pericolo rappresentato dall'ambizione della criminalità di mettere le mani sulla parte sana dell'economia produttiva della città. Sono queste le motivazioni contingibili ed urgenti che ci hanno spinto ad utilizzare uno strumento forte come l'ordinanza, perché consapevoli che la vera pandemia che stiamo vivendo in questa fase è quella economica e sociale che non ci consente di attendere. Occorre agire subito per far ripartire la città", ha concluso ancora la Galiero.