video suggerito
video suggerito

“Mi appello al Papa, voglio giustizia”: Arturo in piazza contro la pedofilia nelle chiese

Arturo Borrelli, che da tempo ha denunciato di aver subito presunti abusi sessuali quando aveva tra i 13 ed i 17 dal sacerdote che era anche il suo insegnante di religione, è sceso in piazza per guidare una manifestazione contro la pedofilia e per chiedere che in questi casi i preti vengano giudicati da tribunali non ecclesiastici.
A cura di Redazione Napoli
120 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Si è svolta a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, una fiaccolata contro la pedofilia, promossa in prima persona da Arturo Borrelli, l'uomo che ha denunciato di essere stato una presunta vittima di abusi sessuali da parte di un prete quando era minorenne. L'obiettivo della manifestazione era quello di sensibilizzare l'opinione pubblica su un argomento così scottante come quello della pedofilia ed in particolare i casi che vedrebbero coinvolti anche i preti. Arturo Borrelli ha da tempo portato la sua storia sotto i riflettori mediatici, raccontando di aver subito degli abusi sessuali quando aveva dai 13 ai 17 anni: abusi che sarebbero stati compiuti, ha raccontato Borrelli, dal sacerdote che era anche il suo insegnante di religione.

Inizialmente, Arturo Borrelli aveva fatto conoscere la sua storia con un falso nome, quello di Diego Esposito. Ma quando lo scorso anno, in un incidente, morì il figlio diciottenne Luigi, decise di svelare il suo nome e continuare la battaglia anche in ricordo del giovane. Appena due giorni prima della triste vicenda, Arturo Borrelli era stato anche ricevuto dal Santo Padre, che lo avrebbe esortato a proseguire nella sua battaglia. In particolare, Borrelli ha sottolineato la necessità che a giudicare i preti accusati di presunti scandali di pedofilia siano tribunali italiani e non ecclesiastici. Proprio questo è stato uno degli slogan più gettonati durante la manifestazione di Ponticelli, alla quale hanno partecipato tante persone, nonostante la pioggia che si è abbattuta sulla zona orientale del capoluogo partenopeo poco dopo le 19, orario in cui è iniziata la manifestazione stessa.

120 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views