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“Noi ambulanti vittime preferite delle baby gang”, il racconto dell’amico del bengalese preso a sassate

Adul, l’ambulante che era insieme al bengalese preso a sassate, racconta i retroscena di quell’aggressione: le molestie da parte delle baby gang sono all’ordine del giorno, ma non si era arrivati mai a picchi di violenza del genere. Intanto, proseguono le indagini per identificare i responsabili, sarebbero 15enni dei Quartieri Spagnoli.
A cura di Nico Falco
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L'ambulante mostra le ferite dell'aggressione
L'ambulante mostra le ferite dell'aggressione

Il divertimento delle baby gang lo sono da sempre. Presi in giro, molestati, derubati. Qualche volta erano stati spintonati, ma non si era mai arrivati a picchi di violenza del genere: una sassata in faccia, con danni ancora da accertare e una operazione chirurgica imminente. Il retroscena di quella che era cominciata con una notte tipo per gli ambulanti della zona del lungomare lo racconta Abul, che domenica sera era insieme all'uomo bengalese che è stato aggredito e ora si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Cardarelli.

Ambulanti presi a sassate nel centro di Napoli

Se la prendono con loro perché sanno che, sostanzialmente, rischiano poco o nulla. Raggiunto da Fanpage.it, l'uomo spiega che le aggressioni da parte delle baby gang fanno ormai parte dell'ordinario. Iniziano a disturbarli, fanno finta di guardare sulle bancarelle, rubacchiano qualche cover, un caricabatterie o un altro degli accessori venduti a pochi spiccioli e scappano via. Senza averne realmente bisogno: è il gusto della sopraffazione, contro chi per bisogno deve abbassare la testa e diventa così poco o più di un giocattolo con cui divertirsi.

E anche domenica sera sembrava dover finire così. Erano una decina, avevano intorno ai 15 anni. Si sono avvicinati, racconta Abul, e, come già successo mille volte, avevano preso qualcosa dalla bancarella del suo "collega". Poi, però, la situazione è precipitata. Forse una reazione, la richiesta di posare quello che stavano rubando e lasciarli in pace. Ed è scattata l'aggressione. Abul è stato preso a calci nel fianco, lo hanno colpito con un bastone sul braccio. All'amico è andata peggio: i ragazzini hanno preso dei sassi da terra e glieli hanno lanciati contro, una pietra ha colpito il 39enne al volto.

Subito dopo, via di corsa, percorrendo tutta via Generale Orsini e verso via Cesario Console, per arrivare a Piazza Plebiscito e scomparire, presumibilmente nei Quartieri Spagnoli. Poco dopo è arrivata la polizia e un'ambulanza del 118, il 39enne è stato portato in ospedale, dove si trova tuttora ricoverato; non è in pericolo di vita, ma il sasso gli ha causato delle gravi ferite alla faccia.

Il bollettino medico dell'ambulante ricoverato al Cardarelli

Nel primo pomeriggio il Cardarelli ha diffuso il bollettino medico del 39enne bengalese. Il pericolo di vita è escluso, ma l'uomo presenta degli edemi intorno agli occhi e verrà sottoposto ad una radiografia per accertare danni ai denti. I valori del sangue sono leggermente sotto la media, ma accettabili. Le sue condizioni sono stazionarie, è abbastanza vigile. È stato assistito dai familiari di altri pazienti con beni di prima necessità. Questa mattina ha ricevuto la visita dell'assessore Laura Marmorale del Comune di Napoli.

Le indagini, è caccia alla baby gang del Lungomare

I ragazzini che hanno ferito il bengalese abitano molto probabilmente nei pressi del Lungomare, tra la zona del Pallonetto e i Quartieri Spagnoli, dalle parti di piazza Trieste e Trento. Lo ritengono gli investigatori, che stanno cercando di risalire alla loro identità esaminando prima di tutto la via di fuga: sono scappati lungo via Orsini verso piazza del Plebiscito. In quel tragitto ci sono diverse telecamere di sorveglianza: quelle pubbliche, ma anche quelle degli impianti privati di ristoranti ed altri enti, che potrebbero aver ripreso il gruppo di ragazzini anche in diversi momenti della serata di domenica.

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