Nola, il direttore dell’ospedale: “Malati? Meglio a terra che senza cure”
Nola, all'ospedale Santa Maria la Pietà non ci sono più letti e barelle a disposizione, i ricoveri superano il limite massimo e così si decide di sistemare i malati per terra. La Regione Campania e il Ministero della Salute corrono ai ripari: la prima apre un'indagine interna, il secondo invia i Nas per un'ispezione. E nel frattempo, mentre la polemica infuria, il direttore del nosocomio della provincia di Napoli, Andrea De Stefano, dice la sua su quanto accaduto. "Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo ‘sequestrate' due alle autoambulanze per far fronte all'emergenza venutasi a creare".
"Un paziente salvato dal defibrillatore"
Il direttore sanitario continua il suo intervento: "Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto". De Stefano poi prosegue: "Non hanno dato una bella immagine dell'ospedale, ma era l'unica soluzione per far fronte all'emergenza".
"La situazione sta tornando alla normalità"
Sempre come racconta De Stefano, dopo l'emergenza, la situazione sta, pian piano, tornando alla normalità. Non ci sarebbe, insomma, più alcun paziente sul pavimento. "Tra sabato e domenica sono arrivate 265 persone, a fronte delle 150 circa che arrivano in media, complice anche il freddo che ha gelato le strade, e che ha costretto molte persone della provincia di Avellino a venire a Nola anziché andare altrove" ha spiegato il direttore.
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