Nola, l’ospedale non ha più letti e barelle: malati curati a terra
La vergogna va in scena all'ospedale di Nola (Napoli) dove per una serie di concause il numero di ricoveri al Pronto Soccorso è aumentato in maniera tale da rendere ingestibile l'intero sistema di assistenza. Risultato: persone costrette a terra, letteralmente a terra, coperte solo da un plaid, per le cure. Finiti i letti, finite anche le barelle. Come si è arrivati a tutto ciò? Il virus influenzale che sta mettendo ko soprattutto gli anziani e poi, cosa fondamentale, i problemi per l'accesso all'ospedale di Avellino che hanno determinato in 48 ore oltre 420 ricoveri, un record inatteso e superiore ad ogni aspettativa per l'ospedale nolano.
Risultato: scene da astanteria di guerra, indegne di una regione italiana. E pensare che due giorni fa a Boscotrecase, nel Vesuviano, i pazienti lamentavano la mancata accensione dell'impianto di riscaldamento (problema irrisolto a tutt'oggi). A Nola si è fatto di peggio.
La Regione Campania apre un'indagine interna; il Ministro Lorenzin invia gli ispettori
Sul caso, in seguito alla denuncia dei parenti dei pazienti, si è espresso il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha annunciato che aprirà un'indagine interna per verificare quanto accaduto e per accertare eventuali responsabilità da parte di dirigenti e medici. Nel frattempo, anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha deciso per l'invio di ispettori – i Nas dei carabinieri – al nosocomio di Nola per gli accertamenti del caso.
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