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Non dichiarano un milione di euro di tasse di soggiorno: nei guai 133 imprenditori

Maxi-operazione della Guardia di Finanza nella penisola sorrentina: nei guai 133 imprenditori, accusati di aver evaso completamente, o versato in ritardo, le imposte sulla tassa di soggiorno. Dalle indagini, i versamenti irregolari sono stati pari ad 1.090.901 euro, mentre i versamenti mai corrisposti alle casse comunali sono pari a 349.714 euro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Blitz della Guardia di Finanza nella penisola sorrentina: le Fiamme Gialle hanno scoperto ben centotrentatré imprenditori di strutture ricettive locali, che dal 2012 al 2016 hanno evaso, a vario titolo, i versamenti riguardanti l'imposta di soggiorno per oltre un milione di euro. Tutte strutture ad alta vocazione turistica che si trovano tra i comuni di Sorrento, Massa Lubrense e Sant'Agnello.

Proprio i finanzieri della compagnia di Massa Lubrense, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno scoperto al termine delle indagini la maxi-evasione. In alcuni casi l'imposta di soggiorno non era stata versata, mentre in altri casi era stata versata in ritardo. Dalle prime indagini, erano emerse le responsabilità di cinque rappresentanti legali di alcune strutture ricettive che si erano appropriati dell'imposta di soggiorno. Ma dal proseguimento delle indagini sono stati scoperti altri centoventotto rappresentati legali di altre strutture alberghiere, anche essi autori di condotte analoghe, tutte perseguibili penalmente dalle Fiamme Gialle, in quanto danni economici verso gli enti locali. Alla fine è emerso che i versamenti irregolari sono stati pari ad 1 milione e novantamila novecento uno (1.090.901) euro, mentre i versamenti mai corrisposti alle casse comunali sono pari a trecento quarantanovemila e settecentoquattordici (349.714) euro.

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