Non solo il Dna, in Cilento si vive di più anche grazie alla personalità

Sono sempre di più gli istituti e i ricercatori che si interessano al Cilento e al segreto della longevità dei suoi abitanti: la regione della provincia di Salerno – in particolar modo Acciaroli, frazione del Comune di Pollica – ha una delle più alte concentrazioni di centenari dell'interno pianeta. Oltre al Dna – è stato dimostrato che i cilentani hanno un'ottima microcircolazione sanguigna – e alle abitudini alimentari, un nuovo studio ha svelato come a contribuire alla longevità degli abitanti del Cilento siano anche il carattere e la personalità, molto simili tra i vari individui che ne compongono la popolazione.

Lo studio, effettuato dall'Università La Sapienza di Roma in collaborazione con l'Università della California di San Diego e pubblicato sulla rivista specializzata International Psychogeriatrics, ha preso in esame 29 cosiddetti grandi vecchi – ovvero di età compresa tra i 90 e i 101 anni – che risiedono in nove comuni del Cilento. I soggetti sono stati intervistati per conoscere a fondo anche il loro aspetto psicologico, il loro mondo interiore, i loro ricordi: il denominatore comune sono l'ottimismo, la religiosità, l'attaccamento alla propria terra e alle proprie radici e alla propria famiglia, una solida etica del lavoro e, infine, un po' di testardaggine. La ricerca ha anche indicato come i super anziani del Cilento abbiano un benessere mentale molto più elevato rispetto a quello dei proprio figli di età compresa tra i 51 e i 75 anni.