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Non va a lavoro da tre mesi, ma è in galera: licenziato per assenteismo

Un dipendente dell’ospedale di Caserta è stato licenziato dal direttore sanitario perché da tre mesi non si recava al lavoro: l’uomo, però, era in carcere per spaccio.
A cura di Valerio Papadia
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L'ennesima storia di assenteismo e "furbetti del cartellino" coinvolge un ospedale campano. Questa volta, però, il dipendente era "giustificato". Il direttore sanitario dell'ospedale di Caserta, resosi conto che uno dei dipendenti del nosocomio non si recava al lavoro da 3 mesi, ha deciso di prendere seri provvedimenti e di licenziarlo. Nonostante anche la sorella lavorasse nello stesso ospedale, dell'uomo si erano perse completamente le tracce. È stato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità, a svelare il mistero. Al nosocomio casertano è infatti giunta una lettera nella quale un avvocato spiegava che il suo assistito, il dipendente dell'ospedale "assenteista" licenziato, era detenuto da tre mesi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per spaccio di stupefacenti.

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