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Norman Atlantic, l’appello della famiglia di Carmine Balzano: “Diteci se è vivo”

La famiglia del napoletano disperso dopo l’incendio in mare del traghetto Norman Atlantic dello scorso dicembre, chiede aiuto e attenzione circa la sorte del camionista scomparso, del quale non si hanno più notizie da oltre un mese. Stamane al Caffè Gambrinus si è svolto un incontro per sollecitare la solidarietà delle istituzioni e del popolo napoletano nei confronti della famiglia.
A cura di An. Mar.
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Sono ancora forti il dolore e la rabbia della famiglia di Carmine Balzano, scomparso nella tragedia del traghetto Norman Atlantic, al rogo nel mare in tempesta  per oltre 12 ore. Del camionista napoletano scomparso, infatti, non si hanno più notizie da oltre un mese. Per questo stamane la famiglia ha deciso di lanciare un appello pubblico in una conferenza stampa al Caffè Gambrinus di Napoli. Nelle operazioni di soccorso sono stati recuperati i corpi di 10 vittime, mentre 15 passeggeri e tre clandestini risultano dispersi. 477 persone sono state tratte in salvo tra il 28 ed il 29 dicembre, delle quali circa un centinaio recuperate dalle numerose navi accorse da lance e zattere messe a mare, e le rimanenti tratte in salvo da elicotteri inviati sul posto. Il relitto del Norman Atlantic è stato rimorchiato a Brindisi, dove è giunto il 2 gennaio 2015.

"Tra i dispersi c'è il napoletano Carmine Balzano di cui non si hanno notizie. La famiglia – spiegano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza, presenti alla conferenza stampa – denuncia di essere stata abbandonata dalle autorità italiane e di essere oramai in gravissimo disagio economico. Mario Balzano figlio di Carmine vuole partire per svolgere da solo le ricerche per trovare il padre. Abbiamo lanciato un appello a tutti i napoletani per sostenerlo nell'impresa. Sono già scesi in campo al suo fianco gli artisti Nino D'Angelo e Luca Sepe, Antonio e Arturo Sergio del Gambrinus, gli imprenditori Masimiliano Rosati, Roberto Fogliame e Mario Schiano, la giornalista Melina Chiapparino, il pizzaiolo Gino Sorbillo". "Abbiamo bisogno di sostegno concreto per questo viaggio – spiega Mario Balzano – anche perché il ristorante per cui lavoravo mi ha licenziato per le troppe assenze a seguito della tragedia di mio padre". In sostegno della famiglia Balzano è nata, anche una pagina Facebook .

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