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Nuceria Alfaterna: dalle origini mitiche dell’antica città campana alla “rissa” con Pompei

Si tratta di uno dei luoghi più importanti dell’antica geografia campana: Nuceria Alfaterna fu una delle città più importanti, ricche e conosciute della sua epoca, custode dell’avvicendarsi di culture diverse e tanto combattiva da arrivare alle mani, letteralmente, con la vicina Pompei. Ecco la sua storia.
A cura di Federica D'Alfonso
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Nuceria Alfaterna raffigurata su un'antica carta del XII secolo (Hofbibliothek di Vienna).
Nuceria Alfaterna raffigurata su un'antica carta del XII secolo (Hofbibliothek di Vienna).

Nuceria Alfaterna fu una delle città più importanti della Campania antica: un luogo ricco di storia, punto d’incontro fra le millenarie culture che popolavano il suolo italico ancor prima che Roma divenisse un Impero. Nuceria è stata etrusca, sannita, romana e, successivamente, anche gotica e normanna, e ricopriva un territorio vastissimo, lo stesso dove oggi sorgono Nocera Inferiore e Superiore. A partire dal VI secolo a. C. fu uno dei territori più floridi e ricchi dell’agro nocerino, tanto da arrivare a scontrarsi con Pompei in una delle risse più famose della storia.

Dalle origini etrusche alla comunità ebraica

È ormai accertato che la città nacque dall'unione dei numerosi piccoli villaggi dell’agro nocerino i quali, per esigenze militari, fondarono “Nuvkrinum”, “la nuova rocca”: una grandiosa città, protetta da mura alte cinque metri e “inespugnabili”, come ricorda lo storico romano Valerio Massimo. Nello stesso periodo in cui nasceva Pompei, la fertile valle fra Napoli e Salerno vedeva sorgere un’altra delle più importanti città della Campania.

Le origini di Nuceria sono etrusche, ma successivamente venne abitata anche dai sanniti e subì fortissime influenze da parte della civiltà greca: è proprio a questa che si deve la leggenda secondo la quale Nuceria venne fondata dalla mitica popolazione dei Pelasgi, l’antichissima popolazione autoctona della Grecia citata anche da Omero nell'Iliade. Talmente ricca da poter battere moneta propria, la città di Nuceria fu una delle più importanti dell’antico territorio campano: tanto importante, anche culturalmente, da possedere un alfabeto proprio.

Una cultura che nei secoli ha riunito etruschi, sanniti, romani, longobardi, normanni e francesi. E, stando ad alcune importantissime testimonianze archeologiche, anche ebrei: la necropoli di San Clemente, oggi situata nel territorio di Nocera Superiore, custodisce alcune iscrizioni in lingua greca che hanno permesso agli archeologi di ricostruire la storia della più antica comunità ebraica della zona. Oltre alle iscrizioni, sulle mura della necropoli è stata rinvenuta una raffigurazione di un candelabro a sette braccia.

Nuceria e Pompei: la “zuffa”

La "zuffa tra Pompeiani e Nocerini" in un affresco rinvenuto a Pompei e conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La "zuffa tra Pompeiani e Nocerini" in un affresco rinvenuto a Pompei e conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Una delle testimonianze più curiose della “combattività” dei Nocerini viene da Pompei, eterna rivale di quella che nel 57 d. C. era divenuta ufficialmente colonia romana: sulle mura di un’antica casa plebea venne rinvenuta una pittura che documenta la violenta “zuffa” fra gli abitanti delle due città. Il motivo scatenante era stato proprio il recentissimo insediamento dei coloni romani a Nuceria, che fino ad allora aveva rappresentato per Pompei una delle maggiori risorse agricole del territorio.

L’episodio risale al 59 d. C. quando, durante uno spettacolo di gladiatori, le ingiurie si trasformarono presto in una vera e propria rissa. Moltissimi Nocerini rimasero uccisi, ma agli abitanti di Pompei non andò meglio: l’accaduto venne portato difronte al Senato romano, che decretò la chiusura dell’anfiteatro pompeiano per ben dieci anni e l’esilio di tutti coloro che avevano partecipato alla rissa.

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