Nuda in un video per giocare a “Obbligo o verità”: cosa sappiamo della storia di Nola

“Obbligo o verità”, le regole sono semplici: si sceglie tra rispondere a una domanda o pagare un pegno, venendo obbligati a fare qualcosa. E, man mano che si va avanti con l'età, più le domande (e i pegni) diventano sgradevoli, imbarazzanti. Questo gioco sarebbe dietro l'ennesimo video virale che starebbe circolando sui telefonini degli adolescenti nel Nolano e che riprenderebbe una ragazzina di appena 12 anni. Tutto va raccontato usando il condizionale, perché al momento riscontri non ce ne sono se non le notizie che rimbalzano dai social a qualche sito web.
Il video, questa la ricostruzione che circola – che a Fanpage.it non risulta avere riscontri né dei carabinieri né della Polizia di Stato – sarebbe stato girato dalla bambina a scuola, mentre giocava a “obbligo o verità”. Arrivato il suo turno, avrebbe scelto di pagare pegno e le avrebbero chiesto di andare in bagno e di riprendersi col cellulare, nuda. Lei l'avrebbe fatto e avrebbe quindi inviato le immagini al ragazzo con cui giocava. Il video sarebbe stato però mandato anche ad altre persone, e da qui la diffusione incontrollata delle immagini fino ad arrivare al preside della scuola, che avrebbe avvisato i carabinieri e i genitori. I militari avrebbero fatto un controllo a scuola, sequestrando i cellulari per verificare chi avesse il video e, soprattutto, fino a che punto si fosse diffuso.
Se la prima parte della ricostruzione sembra quella classica già accertata in altri episodi in cui sono stati inviati video dal contenuto simile e di revenge porn, poi diventati virali, la seconda, invece, non trova riscontro. Da una verifica di Fanpage.it, infatti, i carabinieri non hanno ricevuto nessuna denuncia e non sono stati nella scuola del Nolano, tantomeno per un blitz con annesso sequestro di cellulari.