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Nullatenente va in giro con la Porsche: sequestro 500mila euro a imprenditore

La Guardia di Finanza ha sequestrato un patrimonio da oltre mezzo milione di euro a un imprenditore di Pastorano (Caserta): l’uomo aveva simulato la vendita di tutti i suoi beni per non pagare dei debiti col Fisco ma continuava ad avere un tenore di vita molto alto, tra viaggi in resort di lusso, auto costose e gioielli.
A cura di Nico Falco
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Ufficialmente risultava nullatenente, a suo nome non aveva intestato nessun bene. Ma, al di là di quello che dicessero i documenti, il suo tenore di vita raccontava una storia ben diversa: viaggi in resort di lusso, capi di abbigliamento firmati, gioielli e orologi costosi, auto sportive. Perché l'imprenditore 43enne di Pastorano (Caserta) povero lo era soltanto sulla carta: in realtà si era liberato di tutte le proprietà intestandole a prestanome per non pagare i debiti col Fisco.

Per l'uomo è scattato il sequestro di tutto il patrimonio, quantificato in oltre mezzo milione di euro (555.614mila euro); insieme a lui sono indagati anche la moglie e altre due persone per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte; il provvedimento è stato firmato dal gip di Santa Maria Capua Vetere. L'indagine è partita dopo una segnalazione di Equitalia, che aveva comunicato alle Fiamme Gialle che l'uomo aveva simulato la vendita dei beni per non saldare dei debiti tributari accumulati per non avere pagato le imposte dirette e l'Iva dal 2006 al 2012.

La Guardia di Finanza di Capua ha sequestrato conti correnti, una Porsche Cayenne che era stata da poco presa in leasing e due immobili che formalmente non erano di proprietà del 43enne ma che, ritengono gli inquirenti, nei fatti facevano ancora parte del suo patrimonio; il primo, a Teverola, del valore di circa 400mila euro, era stato ceduto al datore di lavoro della moglie mentre il secondo, che si trova a Trentola Ducenta, era stato intestato alla moglie che a sua volta lo aveva ceduto ai figli.

I cambi di proprietà, secondo gli investigatori della Guardia di Finanza, erano stati simulati soltanto per non pagare le tasse e non sono state trovate prove di passaggi di denaro tra le parti. I soldi erano finiti sui conti di una società amministrata dalla moglie del 43enne ed erano serviti per comprare due auto di lusso, tra cui una Porsche Macan che poi sarebbe stata utilizzata dall'imprenditore per gli spostamenti.

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