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Nuova Cucina Organizzata, vertice in Regione per scongiurare la chiusura

Chiude la NCO – Nuova Cucina Organizzata, il ristorante sociale che aveva perso nel 2007 all’interno di un bene confiscato al clan dei Casalesi. “Dove avevano fallito i colpi di pistola della camorra, riesce la Regione Campania”, hanno spiegato i titolari. Il motivo della chiusura è la decisione da parte della Regione Campania di rimettere in discussione i budget di salute che venivano utilizzati anche per l’agricoltura sociale e per le attività promosse sui beni confiscati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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/ foto M. Pagnano per Nco
/ foto M. Pagnano per Nco

Una doccia fredda: il 7 gennaio chiude a Casal di Principe il ristorante sociale "NCO – Nuova Cucina Organizzata", chiamato così per fare il verso alla NCO di Raffaele Cutolo (Nuova Camorra Organizzata) dal momento che era stato aperto in un bene confiscato al clan dei Casalesi e diventato in breve tempo anche un vero e proprio simbolo per il riscatto dei giovani. Ma ora questo sogno rischia di terminare, perché la Regione Campania ha messo in discussione i budget di salute che venivano utilizzati anche per l'agricoltura sociale e per le attività promosse sui beni confiscati: e così a rischiare la chiusura è proprio anche la Nuova Cucina Organizzata stessa, che in questi anni aveva anche subito numerose minacce dalla camorra fin dalla sua apertura, avvenuta nel 2007.

"Dove avevano fallito i colpi di pistola della camorra, riesce la Regione Campania", hanno lamentato i titolari, "si è decretata la morte di un sistema, quello dei budget di salute, portando anche alla chiusura di tante realtà che gestiscono beni confiscati e utilizzano questo strumento". Il 7 gennaio, dunque, ultimo giorno in cui sarà possibile recarsi nell'attività di Casale di Principe. "Chiude il ristorante ma non ci arrendiamo, reagiremo con forza", ha spiegato Simmaco Perillo, presidente del consorzio NCO, "rilanciando una lotta senza quartiere contro le zone grigia della malapolitica, sia a livello territoriale che nazionale". Dopo dodici anni dunque il progetto sembra destinato a spegnersi anche se la parola finale spetta alla Regione Campania che, qualora non metta più in discussione i budget salute destinati, tra gli altri, anche alla NCO, potrebbe consentire loro di proseguire nel loro percorso di diffusione della legalità. Decisione che potrebbe arrivare proprio da un vertice in regione previsto per il 7 gennaio.

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