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Le stese di camorra anche in centro: nel mirino c’è via Toledo

L’episodio si è verificato nella centralissima via Toledo, angolo via Sergente Maggiore. Sul luogo sono stati ritrovati otto bossoli calibro 9. Un proiettile finito nella casa del figlio di una vittima di camorra.
A cura di Valerio Papadia
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Si spara ancora per le strade di Napoli. I carabinieri del capoluogo campano hanno reso noto che, qualche notte fa, alcuni colpi di pistola sono stati sparati in aria in pieno centro cittadino. L'episodio non ha causato feriti. L'ennesimo caso di "stesa" – scorribande armate effettuate spesso a bordo di scooter nelle quali vengono sparati colpi anche ad altezza d'uomo -, si è verificato all'altezza del civico 290 della centralissima via Toledo, all'angolo con via Sergente Maggiore, dove sono stati ritrovati numerosi bossoli calibro 9. Uno è stato rinvenuto nel soffitto di un'abitazione in via De Cesare sui Quartieri Spagnoli, occupata temporaneamente dal figlio di Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra di Raffaele Cutolo negli anni '80. "Pura casualità", assicurano i militari dell'Arma. Indagini a 360 gradi sull'episodio che potrebbe rivelarsi il sintomo di una faìda tra clan rivali nei Quartieri Spagnoli, che si aggiungerebbe ai già delicati equilibri criminali nelle zone di Ponticelli, Rione Sanità e Forcella.

Per fortuna la "stesa" ha avuto luogo in tarda notte, in una strada che altrimenti di giorno è molto frequentata da cittadini e turisti, per la presenza di numerosi esercizi commerciali e la vicinanza a punti d'interesse come piazza del Plebiscito e la Galleria Umberto I. Le scorribande armate stanno diventando sempre più frequenti e negli ultimi mesi si sono verificate anche in altre zone della città come Soccavo, Rione Traiano, Rione Sanità e Forcella. Sono connesse a un'intensificazione dell'attività camorristica in città: le stese sono spesso effettuate a scopo intimidatorio e come segno di controllo di un determinato clan mafioso su un territorio.

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