Nuova vergogna alla Reggia di Caserta: rubati frammenti di un’opera d’arte

La Reggia di Caserta tenta di uscire dal degrado in cui era piombata da troppi anni e attrarre visitatori, creando perfino reddito e interessando un pubblico diverso da quello che di solito frequenta i musei. Ma davanti a certe situazioni diventa tutto molto più difficile: ieri durante l'apertura serale del sito patrimonio dell'Unesco, sono state rubate due figurine facenti parte dell'opera, senza titolo ma nota come "Ex voto", dell'artista francese Christian Boltanski; un'installazione in cui sono raffigurate un uomo, una donna, un cuore, una gamba, una mano e una testa di uomo. Il furto è stato denunciato nella mattinata di domenica 10 giugno ai carabinieri, che indagano concentrando la propria attenzione sui visitatori.
"Ho disposto un'indagine amministrativa interna per capire cosa sia successo, ma di certo il furto di ieri sera non è legato ad alcuna presunta carenza di custodi" è il commento del direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori . L'installazione di Boltanski è nella celebre mostra di arte contemporanea "Terrae Motus". "Ieri sera – spiega il manager bolognese – come ogni volta che sono in programma aperture straordinarie, la presenza di custodi era elevata e copriva tutto il percorso". La zona della Reggia dove è stata allestita Terrae Motus non sarebbe coperta dalla videosorveglianza, presente in altre zone dell'impianto museale.
Le opere d'arte contemporanea in un sito classico come quello casertano fanno parte della celebre donazione della collezione di arte contemporanea "Terrae Motus", ideata, costruita, voluta e infine donata dal gallerista Lucio Amelio alla Reggia. Contiene opere delle più note tendenze artistiche degli anni Ottanta del XX secolo. Parliamo di 72 capolavori di vari artisti: da Keith Haring ad Andy Warhol, da Michelangelo Pistoletto, Ernesto Tatafiore e Mario Schifano a Mimmo Paladino e Tony Cragg solo per citarne alcuni.