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Nuovi computer in arrivo per le scuole materne di Napoli

Trentuno nuove apparecchiature verranno consegnate domani dall’assessore all’Istruzione, Annamaria Palmieri, a tre scuole materne del Comune di Napoli. I pc sono stati donati nell’ambito di un progetto, messo a punto da Comune, Università e Legambiente, di recupero eco-sostenibile dei vecchi macchinari.
A cura di Angela Marino
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Nuovi pc in arrivo per le scuole materne del Comune di Napoli. Domani avverrà la consegna delle strumentazioni informatiche alla presenza degli Assessori alla scuola ed all'ambiente Annamaria Palmieri e Tommaso Sodano. Alle ore 9.00 alla la scuola “Pascoli” di Miano verranno consegnati, a tre scuole dell’infanzia comunali, 31 PC – sui quali sono stati installati sistemi operativi open source – donati dai partner del progetto Re-Bit. Obiettivo, quello di realizzare degli atelier di informatica per i più piccoli, secondo il modello delle città educative più aperte ai “nativi digitali”. Le scuole materne in cui verranno attrezzati i laboratori sperimentali sono la scuola dell’Infanzia “L. Bertelli”  della Municipalità VI (ponticelli-Barra-San Giovani a Teduccio); la scuola dell’Infanzia “G. Pascoli” della Municipalità VII (Miano, Secondigliano, S. Pietro a Patierno) e, infine, la scuola dell’Infanzia “G. Gigante”, Municipalità V (Vomero-Arenella).

Re-Bit rientra è uno dei Smart City del Comune di Napoli ed è il frutto di una collaborazione tra l'Università degli studi di Napoli Parthenope, Legambiente Campania, Fondazione Mario Diana Onlus, Associazione Bidonville, azienda A&C Ecotech. Il progetto è quello di rigenerare computer ancora utilizzabili e pertanto destinati allo smaltimento, per restituirli a nuova vita in programmi con finalità sociali. In questo modo è possibile ridurre il numero di apparecchiature elettroniche portate in discarica troppo presto, limitando l'impatto ambientale e avviando un'operazione concreta di educazione e di prevenzione capace di dimostrare a studenti e a cittadini pratiche virtuose di riuso in un'ottica di riduzione dei rifiuti. I trentuno computer, infatti, sono stati recuperati, resi funzionanti e certificati da tecnici specializzati.

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