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Odissea tra ospedali e tac fuori uso, muore il 41enne Gianluca Forestiere

Due ricoveri in tre giorni e due trasferimenti dall’ospedale di Pozzuoli a quello di Giugliano e viceversa. Gianluca Forestiere è morto poche ore dopo essere stato sottoposto a quella tac per la quale aveva tanto aspettato.
A cura di Angela Marino
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Un altro caso di presunta malasanità nei primi giorni del 2016. È morto a 41 anni la sera del 2 gennaio, Gianluca Forestiere, in una tragica e assurda corsa tra un ospedale e l'altro, nel Napoletano. Il 41enne – come riporta il Mattino –  era stato accompagnato d'urgenza al pronto soccorso per un'emorragia: tre giorni e due corse in ospedale dopo rimbalzando da un nosocomio all'altro per sottoporsi a una tac, Gianluca è morto.

I fatti risalgono al 31 dicembre 2015. Il 41enne è giunto in ospedale a Pozzuoli, dove i medici lo hanno visitato riscontrando temperatura alta: l'uomo è stato qundi sottoposto alla somministrazione di una flebo con antipiretico. All'apparenza si tratta di influenza. Abbassata la temperatura il 41enne firma le dimissioni volontarie. Torna a casa, ma evidentemente, esaurito l'effetto benefico della flebo, i sintomi si ripresentano con fastidi allo stomaco e una forte emicrania. Il giorno dopo, intorno alle 17 e 50 del 2 gennaio, l'ambulanza chiamata d'urgenza dalla moglie lo trasporta nuovamente a Pozzuoli. Gianluca arriva intorno alle 18.

A quel punto, l'equipe del pronto soccorso decide per una tac, ma il macchinario della Radiologia, l'unico in dotazione nell'ospedale più grande dell'Asl, è fuori uso perché in attesa di un pezzo di ricambio. Scatta la corsa al San Giuliano di Giugliano (Napoli) dove finalmente l'esame diagnostico viene eseguito: la situazione è grave, Gianluca deve essere ricoverato in Neurochirurgia, ma il reparto a Giugliano non c'è. Il 41enne, provato e dolorante, viene caricato in ambulanza e trasportato – ancora una volta – in ospedale a Pozzuoli Gianluca. È tardi, troppo, e il 41enne arriva in fin di vita intorno alle 21.30: un arresto cardiaco lo stronca.

Una fine così repentina, imprevedibile e il calvario affrontato dal marito convincono la moglie Emanuela Falco a sporgere denuncia. Immediata scatta l'indagine della Procura. Sul corpo di Gianluca è stata disposta l'autopsia. Le indagini accerteranno le responsabilità dei medici che hanno soccorso il 41enne e disposto il trasferimento da Pozzuoli e Giugliano.

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