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Oggi ad Avellino i funerali di Massimo Preziosi

Si svolgeranno questa mattina, giovedì 12 dicembre, i funerali di Massimo Preziosi, ex sindaco di Avellino nonché padre del noto attore Alessandro: le esequie si terranno nella chiesa del Rosario di Avellino. Avvocato penalista ed ex primo cittadino del capoluogo irpino, Preziosi è morto all’età di 77 anni.
A cura di Valerio Papadia
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Massimo Preziosi
Massimo Preziosi

La comunità di Avellino in lutto per la morte di Massimo Preziosi, ex sindaco della città irpina, noto avvocato penalista nonché padre del noto attore partenopeo Alessandro, che si è spento all'età di 77 anni. I funerali di Preziosi si svolgeranno questa mattina nella chiesa del Rosario di Avellino, in via Matteotti, nel cuore della città; in queste ore sono stati tanti i messaggi di cordoglio pervenuti alla famiglia, in ricordo dell'uomo, del politico e del decano del Foro irpino. Il figlio Alessandro Preziosi, noto attore, comprensibilmente si è chiuso nel suo dolore e non ha rilasciato dichiarazioni.

"Un galantuomo della giustizia e della politica. Un esempio di rara competenza, educazione e rispetto, parole chiave nella vita di Massimo Preziosi, avvocato e sindaco che ha lasciato il segno nella città di Avellino. Un uomo mite, elegante, sempre attento e mai sopra le righe, lontano anni luce dalla politica urlata e qualunquista dei nostri giorni. Un cittadino che si è impegnato per la sua comunità proseguendo nella trazione di una famiglia storica della nostra città. Con Massimo Preziosi scompare un eccellente avvocato, un importante sindaco della nostra storia, un esempio di uomo che ha fatto dell’educazione e del rispetto la cifra distintiva della sua vita" è il ricordo, racchiuso in una nota, del consigliere comunale di Avellino Luca Cirpiano.

Una vita dedicata all'avvocatura e alla politica, quella di Massimo Preziosi. Eletto sindaco di Avellino nel 1975, a soli 33 anni, aveva raccolto l'eredità del padre Olindo, anche lui noto penalista, che era stato primo cittadino del capoluogo irpino nel Secondo Dopoguerra. Aveva lasciato la politica per molti anni, fino a quando non decise di candidarsi al Senato nel collegio che vide l'elezione di Nicola Mancino nel 1996. Tredici anni dopo, nel 2009, si candidò nuovamente per la carica di primo cittadino ad Avellino, spinto da Ciriaco De Mita, ma quella tornata elettorale vide eletto Giuseppe Galasso.

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