Ok dalla Regione, riapre lo stadio Collana

Riapre lo stadio Collana di Napoli. Da ieri l'impianto sportivo del Vomero è tornato agibile per gli oltre 6mila cittadini e sportivi che lo frequentano quotidianamente. Si chiude così una vicenda durata più mesi. Lo scorso novembre si era verificata la caduta di calcinacci in un'ala della struttura che aveva portato alla decisione della Regione Campania, subentrata al Comune di Napoli, di chiudere la struttura. Da allora, una serie di fraintendimenti e mancate comunicazioni tra l'ente pubblico e la municipalità Vomero hanno condito di polemiche il percorso che ha portato prima alla parziale riapertura e infine alla revoca del divieto ad effettuare attività sportive per nella struttura.

I lavori di messa in sicurezza al Collana

Gli ultimi giorni di novembre scorso i tecnici di Palazzo Santa Lucia transennarono la zona e accertarono l'esistenza di alcuni punti critici che rendevano pericolosa la presenza degli sportivi. Il Collana fu chiuso con decreto del primo dicembre per lavori di messa in sicurezza che permisero dopo soli dieci giorni la riapertura parziale di alcune aree. Di nuovo agibili divennero: la piscina, la sala scherma, le palestre e lo spazio per le gare di calcio e rugby. Dopo altri due giorni fu riaperta anche la pista per l'atletica. Negli ultimi giorni si sono conclusi gli ultimi lavori che hanno interessato la pista di pattinaggio, gli spogliatoi e il campo di calcetto. Rimane solo la manutenzione dell'impianto di illuminazione.

Tre società in gara l'affidamento dello stadio

Proprio negli ultimi giorni è scaduto il bando di gara per la concessione del Collana. Tre società hanno avanzato l'offerta. Oltre ad una terza, di cui nojn si conosce l'assetto, ci sono L'Ati Collana e Consorzio Collana, due cordate formate da società sportive dilettantistiche che negli ultimi giorni hanno consegnato le buste con il nuovo documento richiesto dalla modifica della gara  che impegna a concordare, al massimo entro sei mesi dall'assegnazione, lo studio di fattibilità con piano economico finanziario per «l'ammodernamento e la valorizzazione della struttura».