Omaggio al tenente dei carabinieri Giuseppe De Lise, eroe morto in servizio
Momenti di commozione, ieri, nella Sala di Rappresentanza del Comando Generale dell'Arma dei carabinieri a Roma: il comandante generale, il generale Tullio Del Sette, ha consegnato un encomio alla memoria del tenente Giuseppe De Lise, morto in servizio nel 1981 in quello che può essere definito un gesto eroico, salvare la vita ad un suo allievo. L'encomio è stato consegnato alla presenza dei vertici dell'Arma e dello Stato Maggiore, nonché alla presenza della famiglia del tenente, tra cui il figlio Antonio De Lise, capitano dei carabinieri e comandante della compagnia di Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli.
"Con eccezionale senso di abnegazione, esemplare altruismo e generoso slancio, nel corso di un’esercitazione di guida, in qualità di istruttore, avendo il discente perso il controllo del veicolo, non esitava a lanciarsi sul volante nel vano tentativo di evitare un violento impatto contro un casolare. L’intervento, spinto fino all’estremo sacrificio, consentiva di scongiurare più gravi conseguenze all’allievo, che rimaneva illeso perché protetto dal corpo dell’Ufficiale. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere" si legge nella motivazione dell'Encomio Solenne alla Memoria tributato al tenente Giuseppe De Lise.
L'encomio è stato voluto fortemente da Del Sette, che all'epoca dei fatti era capitano, e considerava il tenente De Lise uno dei suoi più validi collaboratori. Nato a Portico di Caserta, il tenente Giuseppe De Lise morì il 2 aprile del 1981 a Pontassieve, in provincia di Firenze: durante una esercitazione di guida, il tenente si sacrificò per salvare la vita ad uno dei suoi allievi.