Comunali, nelle liste di Verdini il figlio e il nipote del boss del Rione Traiano
Due presunti affiliati ai clan di camorra sono candidati nelle liste ‘Ala' di Denis Verdini a sostegno di Valeria Valente alle Elezioni Comunali del 5 giugno. Il primo è figlio di Vitale Calone, classe 1956, pregiudicato con accuse per camorra, omicidio e droga, Vincenzo Calone è candidato al Consiglio comunale. Il secondo è nipote dello stesso boss e suo omonimo: si chiama Vitale Calone e si presenta alla Municipalità 9, Pianura-Soccavo. I due provengono dal Rione Traiano, dove Vitale padre, negli anni ha consolidato il suo nome e il suo ruolo.
La notizia della candidatura dei due, riportata da Repubblica Napoli, ha scatenato una serie di reazioni, tanto che è stato lo stesso rampollo a intervenire per difendersi: "Io parlo di rivoluzione culturale a Napoli – ha detto Vitale Calone – ci sono quattro milioni di camorristi, quindi saremmo tutti camorristi dai nonni ai parenti. Se andiamo a vedere in ogni famiglia napoletana c'è qualcuno che ha pagato reati di camorra”. La rivoluzione culturale invece deve iniziare da quello e io ho vissuto sulla mia pelle”.
Verdini attacca Rosaria Capacchione: "Collusa sarà sua mamma"
Immediata anche la risposta di Denis Verdini che, a margine di un incontro alla Stazione marittima, commenta: "Le persone rispondono per cosa hanno fatto loro, non per quello che hanno fatto gli altri. Penso che la lista sia pulita, non cambio opinione". "Per me sono presentabili, non cambio idea." A margine dello stesso incontro, pungolato dai cronisti sulle dichiarazioni di Rosaria Capacchione, senatrice Pd sotto scorta perché minacciata dalla camorra, che ha parlato di collusioni con la mafia, Verdini ha risposto: "Collusa sarà la mamma della Capacchione".