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Agguato al rione Sanità, ucciso 67enne legato al clan Sequino-Esposito

Un 67enne è stato ucciso stamane intorno alle 8 nella zona del Museo Archeologico di Napoli. La vittima è Pasquale Ceraso, pluripregiudicato ritenuto legato al clan Sequino- Esposito. Il corpo dell’uomo è stato trovato in una Renault Twingo parcheggiata in zona. Si indaga sulla pista dell’agguato.
A cura di En.Ta.
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Ancora sangue per le strade di Napoli. Un uomo di 67 anni è stato ucciso stamane con numerosi colpi di pistola alla nuca nel centro storico di Napoli. Il corpo della vittima è stato trovato all'interno di una Renault Twingo. È accaduto questa mattina intorno alle 8 nel vicolo Santa Maria la Purità, all'angolo con Discesa Sanità.

Gli spari sono stati uditi dai residenti dalla zona che hanno allertato immediatamente il 113. I poliziotti intervenuti sul posto hanno identificato la vittima. Si tratta di Pasquale Ceraso, classe 1948, pregiudicato ritenuto legato clan camorristico Sequino-Esposito, attivo nel rione Sanità. L'uomo è stato raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco esplosi da una calibro 7,65. La polizia indaga sul delitto. Secondo le prime ipotesi si tratterebbe di un agguato.

La pista della faida

Il nuovo episodio criminale si inserisce nel quadro della ripresa del conflitto tra i clan del centro storico di Napoli dalla zona di Forcella a quella della Sanità. È questa la pista sulla quale si stanno concentrando le indagini degli inquirenti. La vittima, infatti è ritenuta legata al clan Sequino-Esposito, che insieme ai Savarese forma il cartello che gestisce i traffici illeciti nel Rione Sanità, tra cui al primo posto il traffico di stupefacenti. Ceraso, ha precedenti per traffico di droga. Precedentemente l'uomo era legato alla sodalizio Misso-Tolomelli. La ripresa della faida è stato segnata dall'uccisione del 21enne Ciro Esposito, trucidato alla Sanità e legato all'omonima famiglia.

Chi era Pasquale Ceraso

Il 67enne, tuttavia, non era un considerato un personaggio di spicco negli ambienti della malavita napoletana. L'uomo aveva fatto parte negli anni '90 del gruppo criminale facente capo a Mario Savio, detto "o bellillo", specializzato nel trasporto delle sostanze stupefacenti dall'Italia del Nord ai quartieri napoletani. Nel 1992, Ceraso venne arrestato insieme a Savio a Milano. Intanto si cerca di chiarire la dinamica del cruento omicidio di stamattina. Da quanto ricostruito finora sembra che i killer conoscessero le abitudini della vittima e sapevano che avrebbe percorso con la sua auto il vicolo a che incrocia discesa Sanità. In quella zona, infatti, l'uomo frequentava un circolo ricreativo.

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