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Omicidio consigliere comunale, condannati i killer Renato Cavaliere e Catello Romano

Renato Cavaliere e Catello Romano sono stati condannati a trenta anni di reclusione a testa per l’omicidio di Gino Tommasino, il consigliere comunale ucciso a Castellammare di Stabia il 3 febbraio del 2009.
A cura di Angela Marino
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Renato Cavaliere e Catello Romano sono stati condannati a trenta anni di reclusione a testa per l'omicidio di Gino Tommasino, il consigliere comunale ucciso a Castellammare di Stabia il 3 febbraio del 2009. "Ero uno dei capi e avevo carta bianca da Vincenzo D'Alessandro (il boss alla guida dell'omonimo clan, ndr.) per uccidere chi intralciava i nostri affari e tra loro c'era Tommasino. Chiedo perdono per quello che ho fatto, ho sbagliato", ha detto Cavaliere, che è collaboratore di giustizia. Il procuratore generale aveva chiesto 30 anni per il pentito e l'ergastolo per l'altro killer.

Il consigliere Gino Tommasino fu ucciso nel pomeriggio del 3 febbraio 2009. Si trovava in auto con il figlio. Secondo quanto riferito dal pentito Cavaliere, pochi minuti dopo, avrebbe dovuto incontrare due imprenditori per discutere dei parcheggi.La condanna al processo dall'appello giunge dopo l'annullamento parziale della Cassazione che aveva escluso per i due imputati, l'aggravante del metodo mafioso, rinviando gli atti nuovamente ai giudici di secondo grado.

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