Omicidio davanti alla scuola, trovato uno scooter bruciato: potrebbe essere quello dei killer

Potrebbe esserci una svolta nell'omicidio di Luigi Mignano, 57 anni, ucciso durante un agguato a colpi di pistola ieri, martedì 9 aprile, a San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, mentre accompagnava il nipotino a scuola. Gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto uno scooter dato alle fiamme e completamente carbonizzato alla periferia di San Giorgio a Cremano, nella provincia partenopea: potrebbe essere quello utilizzato dai killer per compiere l'agguato e per poi fuggire dalla scena del delitto. Ad ogni modo, saranno gli accertamenti più approfonditi degli inquirenti – resi difficili dallo stato in cui è stato ritrovato il mezzo – a stabilire se lo scooter è quello utilizzato per l'agguato mortale.

Agguato fuori scuola: il nonno ucciso davanti al nipotino

Non sono ancora le nove di martedì 9 aprile: Luigi Mignano, 57 anni e il figlio Pasquale, 32, stanno accompagnando il nipotino a scuola al Rione Villa di San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia orientale di Napoli. Due uomini a bordo di uno scooter arrivano a tutta velocità e sparano una pioggia di proiettili – almeno 12, stando ai bossoli ritrovati sul posto – in direzione dei tre: Luigi Mignano cade sotto i colpi, il figlio Pasquale viene ferito alle gambe. Tutto questo davanti al nipote del primo e figlio del secondo, un bambino di soli 4 anni che stava per iniziare una normale giornata di scuola, come testimonia il suo zainetto, emblema del delitto, abbandonato accanto al cadavere del nonno. Secondo gli inquirenti, Mignano sarebbe stato vicino al clan Rinaldi e il suo omicidio potrebbe inserirsi in una faida in corso tra il clan e i rivali del clan Mazzarella.