Omicidio di Angelo Vassallo, dopo anni c’è una nuova pista: indagato carabiniere
Sono passati ormai quasi otto anni dall'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, cittadina del Cilento, nota località turistica nella provincia di Salerno. Ad oggi, sull'agguato di quel 5 settembre del 2010, quando Vassallo – il "sindaco pescatore" come lo chiamava la sua gente – fu ucciso a colpi di pistola all'interno della sua auto, non è ancora stata fatta luce, così come non è ancora stato individuato un colpevole. A quasi un decennio dall'omicidio, però, potrebbe esserci una svolta: la Procura di Salerno ha infatti iscritto nel registro degli indagati l'ex brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi – adesso in congedo – con l'ipotesi di concorso in omicidio volontario.
Il carabiniere già in carcere per altri reati
Lo scorso maggio l'ormai ex militare dell'Arma, in servizio a Castello di Cisterna, era già finito in carcere in una inchiesta della Procura di Napoli, accusato di partecipazione ad un'associazione a delinquere: avrebbe rivelato particolari su indagini in corso e, secondo gli inquirenti, avrebbe rapporti con un boss del narcotraffico attivo nella provincia di Napoli. Il nome di Cioffi era già spuntato nell'indagine sull'omicidio di Angelo Vassallo: secondo un testimone, il militare sarebbe stato presente a Pollica nei giorni dell'omicidio. Il coinvolgimento dell'ex brigadiere dei carabinieri riaprirebbe la pista, che la Procura di Salerno ha accantonato negli anni, che vuole che il primo cittadino di Pollica fu ucciso dopo aver scoperto un giro di droga in Cilento.