Omicidio di Genny, ipotesi guerra per lo spaccio: ma la famiglia smentisce
È ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica dell'agguato nel quale, la scorsa notte, ha perso la vita Gennaro Cesarano, 17enne freddato da un colpo di pistola al Rione Sanità, a Napoli. L'ipotesi che si sta facendo largo tra chi indaga sull'episodio, secondo il quotidiano Il Mattino, è che sabato notte, in piazza Sanità, si sia consumato un atto della guerra in corso tra clan rivali per il controllo dello spaccio di droga. Un segnale forte che i killer avrebbero voluto dare agli amici di Genny, che erano nella piazza alle prime ore del mattino per imporre la loro presenza nel quartiere. Proprio gli amici del ragazzo, secondo l'ipotesi attribuita agli inquirenti dal Mattino, potrebbero aver risposto al fuoco dei killer: questo spiegherebbe la presenza sul luogo del delitto di 18 bossoli d'arma da fuoco.
Omicidio di Genny, ipotesi spaccio: forse gli amici hanno risposto al fuoco
Resta in piedi però un'altra ipotesi: quella che Genny, che stava passando un periodo di "messa in prova" come disposto da un giudice dopo alcuni suoi problemi con la giustizia, possa essere stato colpito per errore, come sostengono con forza i suoi parenti che contestano l'idea che il ragazzo, che sognava di fare il pizzaiolo, possa essere rimasto implicato in una guerra per lo spaccio. Su questo faranno luce le indagini portate avanti dalle forze dell'ordine, che battono la pista della faida in corso da mesi nel quartieri del centro storico di Napoli.
Intanto, sul fronte politico, è esplosa la polemica sul tema sicurezza a Napoli. Il sindaco Luigi De Magistris, in un'intervista al Mattino ha detto che la città "non è Baghdad", e ha chiesto maggiore impegno del governo sul fronte sicurezza. Gli ha risposto il capo dell'opposizione Gianni Lettieri: "Il sindaco De Magistris tra la partecipazione ad una festa ed un selfie, dice che Napoli è una città sicura- ha detto il presidente di Fare Città -. È allucinante, non si rende conto della tragedia che vivono i napoletani in alcune zone della città".