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Omicidio di Vincenzo Amendola: gli assassini volevano costruire un porcile sulla sua tomba

Gli assassini di Vincenzo Amendola volevano costruire un porcile sulla tomba del 18enne ucciso a San Giovanni a Teduccio. Questo per essere sicuri che nessuno trovasse il corpo del giovane.
A cura di Enrico Tata
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Volevano costruire un porcile sulla tomba di Vincenzo Amendola, il ragazzo di 18 anni ucciso a San Giovanni a Teduccio per aver corteggiato la donna del boss. Gli assassini volevano essere sicuri che nessuno trovasse il corpo del giovane e così avevano cominciato a costruire un box per maiali proprio sopra il luogo dell'omicidio. Questo è stato raccontato nel corso degli interrogatori agli investigatori del commissariato San Giovanni. Nel fondo agricolo dove è stato ritrovato Vincenzo ci sono blocchi di cemento e alcuni strumenti di lavoro proprio a testimoniare l'intenzione dei sicari.

Il piano sarebbe stato portato a compimento se il 23enne Gaetano Nunziato, uno degli assassini, non avesse parlato. Il corpo di Vincenzo Amendola è stato ritrovato e così gli sforzi degli assassini per nascondere il corpo si sono rivelati inutili. In ogni caso, fa sapere la polizia, quando la zona è stata perlustrata per la prima volta anche con l'aiuto delle unità cinofile, i lavori di costruzione del porcile ancora non erano cominciati. Evidentemente i sicari hanno iniziato quando ormai già le piste seguite dagli investigatori portavano a loro. Dietro l'efferato delitto, come emerge dall'interrogatorio di Nunziato, amico d'infanzia di Vincenzo Amendola, ci sarebbe dunque il clan Formicola, attivo nella zona della periferia est di Napoli dove lo scorso 19 febbraio è stato trovato il corpo del 18enne.

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