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Omicidio di Vincenzo Amendola: le ultime parole del ragazzo prima di morire

Gaetano Nunziato 23 anni, durante l’interrogatorio con gli inquirenti ha ricostruito i particolari dell’omicidio di Vincenzo Amendola, il cui corpo è stato trovato a San Giovanni a Teduccio lo scorso 19 febbraio.
A cura di Angela Marino
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Era incredulo, atterrito, disperato. Le sue ultime parole rivolte contro l'assassino sono state riportate dall'amico e complice nel delitto, Gaetano Nunziato 23 anni, durante l'interrogatorio con gli inquirenti per la convalida del fermo. "Ma che hai fatto mi hai sparato all'occhio?" avrebbe detto Vincenzo Amendola, 18 anni, condannato a morte per un amore nato con la donna di un boss recluso in carcere. A riferirlo è sempre l'amico d'infanzia che gli ha teso l'imboscata in cui il giovane ha perso la vita. Dietro l'efferato delitto, ci sarebbe dunque il clan Formicola, attivo nella zona della periferia est dove lo scorso 19 febbraio è stato trovato il corpo di Vincenzo, nato e cresciuto a San Giovanni a Teduccio.

Secondo la confessione del 23nne, Vincenzo sarebbe stato colpito da un primo proiettile, poi la pistola si è inceppata e, sperando ancora di potersi salvare, in lacrime, il 18enne ha scongiurato il carnefice di fermarsi. A nulla sono valse le suppliche, l'uomo ha terminato l'esecuzione con altri due colpi. Ormai riverso a terra, non si è accontentato di vedere la vittima devastata dai colpi, ma ha preso a tirargli contro calci, per accertarsi che non reagisse. "Sì, è morto. È morto" avrebbe poi detto.

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