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Omicidio Fornole, Luca ai giudici: “Abbiamo deciso con Daniela di uccidere il padre”

Rimane in carcere Luca Gentile, il 21enne che ha confessato l’omicidio del padre della fidanzata Daniele. Ma dalle carte emerge una nuova circostanza: il giovane non avrebbe agito per legittima difesa, come dichiarato in un primo momento, ma avrebbe deciso assieme alla figlia del carrozziere di uccidere il padre.
A cura di Valerio Renzi
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"Abbiamo deciso insieme di eliminarlo", non ci gira intorno Luca Gentile, il 21enne che ha confessato l'omicidio di Eugenio Tura De Marco, il padre della fidanzata, Daniela, che ha accusato di fronte al gip Piero Indinnimeo, durante l'udienza per la convalida dell'arresto. Il giovane di Fornole (Salerno) rimane in carcere per l'omicidio del carrozziere, rifiutata l'istanza di scarcerazione proprio per quella premeditazione confessata dallo stesso Luca Gentile.

Una circostanza quella della premeditazione e del piano architettato assieme a Daniela, che contraddice le prime dichiarazioni rese, secondo le quali l'omicidio sarebbe avvenuto al culmine di litigi, anche violenti dai due. Luca aveva anche raccontato di essere stato aggredito quello stesso giorno dall'uomo che, la mattina prima dell'omicidio, lo avrebbe afferrato per il collo e per i genitali. Circostanze parzialmente confermate anche dalle intercettazioni ambientali avvenute in caserma, che avevano fatto sostenere ai legali del giovane la tesi della legittima difesa .

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