Omicidio Fortuna, la madre: “I disegni non sono di mia figlia”
Hanno fatto discutere i disegni che mostrano case senza finestre e figure femminili disegnate e cancellate. Quei disegni, apparsi sulle pagine di cronaca alcuni giorni fa, non sarebbero stati realizzati dalla piccola Fortuna, la bimba di sei anni abusata e uccisa nel rione Parco Verde di Caivano (Napoli). "I disegni non sono di mia figlia, sono di mia nipote. Fortuna e lei hanno giocato insieme disegnando: ho sempre detto, anche agli inquirenti, che i disegni non sono di mia figlia".
Lo ha detto Domenica Guardato, la madre di Chicca, come veniva affettuosamente chiamata la bimba. Mimma è intervenuta i microfoni di Canale 9 per Mattina 9 e L'Emigrante di Luigi Necco. "La mamma ci ha sempre detto che quei disegni non sono della figlia ma della nipotina, e alcuni soltanto sono stati fatti insieme", ha sottolineato il legale della mamma di Fortuna, Gennaro Razzino. "A livello giudiziario questi disegni non sono mai stati valutati". Fortuna, 6 anni, è stata abusata e poi scaraventata dall'ottavo piano delle palazzine del rione alla periferia di Caivano. Le violenze sessuali sono state evidenziate dall'autopsia eseguita sul corpo della bimba. Nessuno, stando a quanto ha sempre dichiarato la madre, aveva mai sospettato degli abusi.
"Gli assassini di mia figlia meritano il carcere a vita"
Solo qualche giorno fa la madre di Fortuna parlava così ai microfoni di fanpage.it. A squarciare il muro di omertà intorno alla tragedia di Caivano sono state le testimonianze degli altri minori, grazie ai quali gli inquirenti hanno scoperto una fitta rete di pedofili. "Da una parte provo rabbia, dall'altra sono contenta perchè ho il volto di chi ha ucciso mia figlia, una bambina che amava la vita. Ora devono marcire in carcere a vita", ha dichiarato Domenica Guardato.