Omicidio Gaetano Marino, il pentito Pasquale Riccio condannato a 6 anni e 8 mesi
Ha patteggiato e per questo è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione: si tratta di Pasquale Riccio, 44 anni, collaboratore di giustizia, ritenuto uno degli assassini del boss degli Scissionisti Gaetano Marino, marito di Tina Rispoli, oggi moglie del cantante neomelodico Tony Colombo, protagonisti dell'inchiesta di Fanpage.it "Camorra Entertainment". Gaetano Marino, detto "moncherino" perché aveva perso entrambe le mani mentre piazzava una bomba sotto casa di un rivale, venne ucciso durante un agguato camorristico avvenuto il 23 agosto del 2012 sul lungomare di Terracina, nella provincia di Latina. La sentenza è stata emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma: grazie al patteggiamento e alle attenuanti generiche che gli sono state riconosciute, la condanna per Riccio è stata ridotta, dal momento che in primo grado il 44enne era stato condannato a 10 anni di reclusione.
Il 23 agosto del 2012, come detto, sul lungomare di Terracina, a pochi passi da uno stabilimento balneare, un gruppo di fuoco della camorra spara in direzione di Gaetano Marino, fratello di Gennaro, già in carcere e considerato uno degli elementi apicali del cosiddetto clan degli Scissionisti, il sodalizio camorristico che, tra il 2004 e il 2005, diede vita alla sanguinosissima Faida di Scampia con il clan Di Lauro. Secondo gli inquirenti Pasquale Riccio, ora come detto collaboratore di giustizia, è considerato colui che aveva avuto l'incarico di attendere l'esecuzione dell'omicidio di Marino per ripulire l'abitazione utilizzata come base logistica e nascondere le armi.