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Omicidio in via Casanova, Giuseppe Matino ucciso per un amore proibito

Giuseppe Matino era stato vittima di una violenta aggressione lo scorso febbraio: in 5 lo avevano pestato con delle spranghe. Dietro la spedizione punitiva ci sarebbe una relazione con una donna legata a un esponente della malavita locale.
A cura di Angela Marino
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Giuseppe Matino
Giuseppe Matino

Ucciso in agguato come un boss, Giuseppe Matino, è morto all'alba di lunedì scorso mentre andava al lavoro in una pasticceria in via Marina, trucidato da ignoti in quella che appare un'esecuzione. Come è apparso chiaro già dai primi accertamenti, il giovane era incensurato e non aveva nessun legame con i gruppi criminali locali, circostanza che ha da subito indirizzato le indagini dei carabinieri del Reparto operativo diretto dal colonnello Alfonso Pannone verso il movente passionale. Come si legge su Il Mattino, sarebbe stato un amore sfortunato ad attirare sul 35enne di Capodichino le ire di persone pericolose.

Pestato a sangue lo scorso febbraio

Gli amici riferiscono che "Pippotto", sposato, aveva una relazione con una altra donna, madre di un bambino. Proprio a causa di questa relazione il giovane sarebbe stato vittima di un "avvertimento". Il 2 febbraio un gruppo di ignoti, volto coperto dai caschi, lo aveva atteso all'esterno della pizzeria del Leone in via Abate Minichini. In cinque lo avevano picchiato selvaggiamente con le spranghe. Nonostante il volto fosse tumefatto e coperto di sangue ai medici del pronto soccorso del Vecchio Policlinico, Giuseppe aveva detto di aver avuto un incidente con la moto. Gli inquirenti hanno già identificato la donna con la quale Matino aveva una relazione. Resta questa la pista principale sebbene, al momento, non si escludano altre ipotesi sull'uccisione del giovane.

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